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la stroscia



Qualche settimana fa un amico, venuto a farci visita, girellando per le vie di Imperia sbirciando le vetrine in cerca di qualcosa di tipico da riportare alla sua terra natia, scovò un dolce, di cui ignorava l'esistenza. La stroscia.
Tornato a casa mi chiese se ne conoscevo la ricetta ed io, naturalmente... mi misi immediatamente a cercarla sul web! Sì, perché solo da poco tempo mi sono "convertita" ai dolci con l'olio (prima non mi piacevano proprio) e quindi ne conoscevo gli ingredienti, pochi e semplicissimi, ma sulle dosi... non si può mica andare a occhio, no?
Siti ne trovai diversi, ma poiché esistevano differenze tra una ricetta e l'altra, presi qualcosa qui e qualcosa là, aggiunsi un po' di sesto senso e mi affidai alla fortuna del principiante!
Quella prima ricetta, nata a quattro mani, fu perfetta!
Non così, purtroppo, quando mi cimentai nella replica... ero così sicura che dopo la prima volta potevo andare in scioltezza, che ne risultò un pasticcetto (peraltro consumato ugualmente con gusto...).
Ieri mi sono messa all'opera seriamente ed ecco il risultato: una stroscia buonissima.
Un solo piccolo particolare: per Antonio è poco dolce, per me troppo! Quando si dicono i gusti... ma consistenza e friabilità sono proprio come dovrebbero essere. 
E' certamente un dolce rustico, ma abbinata ad una crema inglese o ad uno zabaglione, può a mio parere rappresentare la simpatica conclusione di una cena tra amici. 


Attenzione, il nome stesso (in dialetto strosciare significa spezzare), sottolinea come la stroscia vada consumata spezzandola con le mani.

Ingredienti:
300 gr di farina
90 gr di olio extra vergine d'oliva ligure
90 gr di zucchero semolato + 2 cucchiai
marsala (60 gr c.ca)
buccia di un limone

Esecuzione:
Impastate tutti gli ingredienti unendo il marsala per ultimo, poco alla volta, quanto basta ad ottenere un impasto compatto e abbastanza asciutto.
Schiacciate la pasta in una teglia rivestita di carta forno, appiattendola fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro. Il diametro, tanto per dare un'idea, sarà di circa 21 cm.
Non fa nulla se la pasta si sfalda, basta avvicinare ed appiccicare i pezzetti gli uni agli altri.

Compattate bene anche la superficie che non dovrà assolutamente risultare liscia, bensì presentarsi molto irregolare, come pure i bordi.

Infine spolverizzare con i due cucchiai di zucchero semolato ed infornare a 180° per 40 minuti circa, o fino a coloritura.