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cake fave e tomino... perché non tutto è quel che sembra


Oggi sono arrivata tardi a casa; ma in programma avevo questo plum cake salato ed ho cercato di sbrigarmi per prepararlo in tempo per il pranzo... non ce l'ho fatta! Ormai sarà per cena, o per domani.
Per mezzogiorno ho ripiegato su altri cibi: asparagi e uova lessate in succhi di verdura affinché il guscio ne risultasse colorato. L'esperimento, che dovevo postare in vista della pasqua, non è riuscito (e non lo tenterò mai più), ma le uova erano sode e bisognava consumarle...
Dunque vi lascio con questo cake dal sapore e dai colori primaverili. Per svelare in pieno il mistero del titolo del post (di cui avrete sicuramente afferrato il richiamo al mio giochino) andate a leggere le ultime righe, in fondo alla ricetta.


Ingredienti (io ho utilizzato uno stampo piccolo; per uno di dimensioni normali raddoppiate le dosi):
130 grammi di farina
130 grammi di fave già sgranate
un cipollotto
2 uova
130 grammi di formaggio fresco (avevo un avanzo di tomini piemontesi freschi, una sorta di robiola ma meno morbida)
30 grammi di latte
25 grammi di olio più due cucchiai
mezza bustina di lievito istantaneo per torte salate
sale q.b.
semi di sesamo

Esecuzione:
pulite il cipollotto, tagliatelo a fettine e stufatelo in padella con i due cucchiai di olio. Aggiungete anche le fave, a cui, se non piccole, avrete tolto la pellicina (oltre ad una questione di gusto, l'operazione vi garantirà di mantenerne il bel colore verde brillante, anche dopo il passaggio in forno) e continuate brevemente la cottura.


Sgusciate le uova, battetele leggermente poi aggiungete la farina, l'olio ed  il latte.

Amalgamate bene ed unite il formaggio a pezzetti e le fave passate in padella. Aggiustate di sale e da ultimo aggiungete il lievito.

Versate in uno stampo coperto da carta forno, cospargete la superficie con i semi di sesamo ed infornate a 180° per 30 minuti circa.


Se qualcuno si aspetta che posti anche la versione dolce di questo plum... si sbaglia! Questa possibilità la lascio a voi.
Però, e qui svelo il piccolo enigma del titolo, anche in queste foto è presente un piccolo inganno dei sensi... quella piantina screziata, dai piccoli fiori rosa, altro non è che un "Pelargonium Crispum Variegatum"; un bellissimo pelargonio (comunemente chiamato geranio nonostante appartenga ad una famiglia diversa) commestibile, dall'intenso e buonissimo profumo di limone. Un'illusione dell'olfatto, in questo caso, non della vista!