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fiori di zucca ripieni



Premessa: prima di leggere questa bella mappazza vi conviene leggere qui; se non ne avete voglia saltate a piè pari tutto il preambolo e fiondatevi direttamente sulla ricetta. 

Lei, la Speziale, è appena uscita dalle cucine, il mio regno, che già mi guardo intorno a cercare il bicerìn... caffè e cioccolato, ah che bevanda salutare! con l'aggiunta di un pochino di liquore (ebbene sì, sono io la vera inventrice di questa variante) va giù che è un piacere e ti snebbia il cervello.
Di essere snebbiato il mio ne ha proprio bisogno; bisogna che ce la metta proprio tutta per sopportare 'sta benedetta Corte Reale: Le Loro Maestà, i Principini, le Dame, il Segretario Particolare, la Speziale, le Cameriere ai piani, i Receptionists, il Portiere di notte e questo e quello... ebbasta! Pensare che ero persino riuscita a sganciarmi, per un breve periodo -periodo d'oro quello, passato a Paris a prendermi cura del mio localino in Rue Beaumarchais-, ma no! sono venuti a ripescarmi persino lì e a riportarmi indietro contro la mia volontà. Se penso che in Francia, solo pochi anni fa, ai Reali hanno mozzato la testa... Ah ma qui non se ne parla, eh? Non se ne parla proprio! Maestade di qui, Maestade di là, tutti a riverirli come se non fosse risaputo ed arcinoto che tutte quelle smancerie sono pure falsità.
Ed i Rampolli? Ma quanto non li sopporto! Principini viziatini che credono di poter fare ciò che vogliono. L'altro giorno ne ho rinchiuso uno in cantina... e lui ha avuto l'ardire di cominciare a tirare calci ed urlare, neanche lo stessi scannando! Che sfrontatezza! Se non fosse accorsa la Speziale, a mia difesa, a quest'ora un bel patibolo sarebbe bell'e pronto in piazza ad aspettarmi.
Per essere Speziale è speZiale davvero, quella ragazza. Sempre pronta a curare e raccogliere le sue piante officinali, a dosare e dispensare medicamenti... la sua scienza è al servizio di tutti e lei fa della sua professione un'arte. Ma possibile, dico io, possibile che non abbia ancora capito che quei bei mal di testa e mal di pancia, di cui soffre la Corte, Regina in primis, non sono così casuali? Non sono mica così ciuccia (asina n.d.r., il quale -redattore- si scusa per il frasario utilizzato da 'sta benedetta cuoca ignorante) da non saper fare il mio mestiere! Lo so fare eccome... ed è per questo, non esito a confessarlo con una punta di piacere perverso, che la Corte soffre molto spesso di disturbi digestivi (detto inter nos la Digitale fa miracoli, ma occorre non esagerare...).
Ecco, lei, la Speziale, se n'è appena andata lasciandomi in preda al panico (ora mi ingollo in altro bel bicerìn corretto, così, tanto per placarmi un po'..). "Stia attenta!" mi ha ammonito con quell'arietta da so-tutto-io "Altri problemi alla digestione come quelli di stamani e lei ci rimetterà la testa!" che presumìn... è quel "Lasci fare a me!" con cui s'è accomiatata che mi lascia un po' perplessa, che abbia capito? Che voglia denunciarmi? Avrà mica remenato la mia rumenta (maneggiato la mia spazzatura n.d.r., il quale -redattore- solleva gli occhi al cielo) alla ricerca di qualche indizio? Un altro bicerìn corretto doppio... hic...
Shhh... nascondo il bicerìn, sta arrivando qualcuno... Ah, eccola, ma è di nuovo lei, la Speziale, ma vaff... ma che vuole ancora da me, spaventarmi? Ancora?
Ha in mano una provetta e sorride sorniona. Oddìo, qualche prova a mio carico! Ha il compito di avvelenarmi! Sono finita! Mi si avvicina con quel ghignetto stampato in faccia mentre le mie mani cominciano a tremare ma all'ultimo ha uno scarto, solleva il coperchio di una pentola e versa il contenuto della boccetta.
"Ma quello è il pasto della Famiglia Reale!" esclamo inorridita.
"Appunto!" lei si gira sorridendo e mi guarda "Una mia nuova invenzione: l'ho chiamato Guttalax!"
Che dire? Un mazzo di fiori se lo merita davvero, quella santa donna.
Sì, un mazzo di fiori... di ZUCCA!


Vi lascio con i fiori di zucca ripieni "alla ligure" e poiché si tratta di una ricetta della mia tradizione familiare è con questa che voglio partecipare al contest di Sonia (La cassata celiaca)


Ingredienti (le dosi sono indicative e le proporzioni tra i vari ingredienti possono variare a seconda del gusto personale):
30 fiori di zucca
400 grammi di fagiolini
700 grammi di patate
5 cucchiai di parmigiano
120 grammi di mortadella
4 uova
una bella manciata di foglie di maggiorana (sarebbero indispensabili...)
sale q.b.
olio e.v. q.b.   

Esecuzione:
lessate i fagiolini e le patate, queste ultime con la buccia per evitare che assorbano troppa acqua.
Scolate, sbucciate le patate e schiacciatele con una forchetta. Frullate i fagiolini insieme alle uova, alla maggiorana ed alla mortadella.

Versate il composto in una ciotola, unite le patate ed il parmigiano, regolate di sale.

Pulite i fiori eliminando il fondo ed il pistillo centrale. Riempiteli con l'impasto preparato, possibilmente con un sac-à-poche (anche senza bocchetta finale), altrimenti con un cucchiaino.

Oliate leggermente una o più teglie, disponetevi i fiori ripieni ed infornate a 180 gradi per una mezz'ora. Si gustano preferibilmente tiepidi o freddi. Sono ottimi anche consumati il giorno dopo, pertanto è un piatto un po' laborioso ma "comodo".

La maggiorana è una la pianta aromatica, insieme al basilico, che più trova utilizzo nella cucina ligure. Conferisce ai ripieni un sapore particolare e sarebbe davvero indispensabile, ma piuttosto che non fare questa ricetta sostituite con origano.
Tenete presente che è un piatto completo e saziante; ne bastano 4-5 a testa per un secondo (accompagnato da pomodori o insalata) o 1-2 per un antipasto sfizioso.