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confettura ai frutti rossi ... mi piace!




Mi piace cucinare.
Mi piace, in cucina, sperimentare nuovi sapori ed accostamenti; "creare", a modo mio, strane alchimie.
Mi piace avere un blog, anche se questo comporta, come per tutti coloro che l'hanno, impegno, tempo e fatica. 
Mi piace condividere attraverso questo mio spazio ciò che faccio, anche se a volte può essere, persino per me, un po' discutibile.
Mi piacerebbe che tutto ciò che faccio in cucina riuscisse sempre alla perfezione... purtroppo non è così e a volte mi ritrovo a fare e rifare...
Mi piacerebbe avere più tempo per visitare siti amici ma so che quando lo faccio imparo sempre qualcosa.
Mi piacerebbe se chi legge le mie ricette potesse trovare, qualche volta, uno spunto interessante per una ricetta originale e tutta sua.
Mi piacerebbe che chi si iscrive a questo blog lo facesse per piacere personale e fosse spinto da motivazioni un po' più serie che il diffuso "mi iscrivo io così ti iscrivi anche tu".
Mi piacerebbe avere commenti sempre "in tema" con il post.
Mi piacerebbe che chi non ha tempo o voglia di leggere il post non si sentisse obbligato a commentare.
Mi piacerebbe che chi non ha voglia di commentare ma vuole lasciare un segno del suo passaggio lo facesse con un semplice "ciao".
Mi piacerebbe che chi vuole lasciare un commento nei vari blog che frequenta non lo facesse con un triste "copia/incolla", così squallido sia per chi lo scrive che per chi lo "riceve".
Mi piacerà molto se, un giorno, questo strano ed aberrante meccanismo per il quale ci si sente "importanti" nella rete solo avendo centinaia di iscritti e di commenti, lascerà il posto, nella testa di qualcuno, al semplice piacere del gioco e della partecipazione. 

Mi piacerebbe che qualcuno potesse assaggiare la mia confettura di frutti rossi e magari odorare quel garofanino che ha un profumo davvero straordinario (hai ragione Patrizia, col mio giardino mi sto divertendo molto!), ma purtroppo spesso i nostri desideri si scontrano con la realtà...


Ingredienti:
un chilo di frutti rossi misti (lamponi, ciliegie pesate senza nocciolo, ribes) in proprozione variabile
600 grammi circa di zucchero (in base all'acidità della frutta. Non scendere mai al di sotto del 50% del peso della frutta per non compromettere la conservabilità del prodotto)
vino rosso corposo di buona qualità (a piacere; per me quasi un bicchiere)
qualche goccia di essenza di vaniglia


Esecuzione:
mettere la frutta, lo zucchero ed il vino in una pentola capiente di acciaio inossidabile, portare ad ebollizione rimestando sempre e schiumando bene la preparazione per assicurare la limpidità del prodotto finale.
Tecnicamente le confetture dovrebbero essere pronte quando raggiungono i 105 gradi. Le volte che mi sono presa la briga di misurare la temperatura non sono mai andata oltre i 103...
Vi assicuro comunque che non ho mai dovuto cestinare una marmellata per cattiva conservazione, anche dopo un paio d'anni (ma non ci arrivano quasi mai...)
Chi ha l'abitudine di preparare marmellate e confetture in casa sa quale sia il momento in cui è pronta; lo si vede anche ad occhio perché diventa più "lucida". Per gli altri consiglio di tenere a portata di mano un bicchiere pieno di acqua fredda: se cotta a dovere una goccia di confettura fatta cadere nell'acqua "colerà a picco" pesantemente e senza sciogliersi.
A cottura terminata spegnere il fuoco, aggiungere la vaniglia, rimestare ed invasare immediatamente (utilizzando vasetti da sottovuoto non ci sarà bisogno di sterilizzare).