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torta alle noci... molto speciale


L'idea di questa torta parte da qua, da questo blog così speciale e diverso e dal suo particolarissimo contest.
Devo dire che, per questioni di tempo, ormai è raro che partecipi a gare culinarie, ma questa volta l'oggetto mi ha intrigato. Si trattava infatti di replicare (o quasi ... ecco, il "quasi" nel mio caso è molto importante) un cibo cotto al forno, proposto in precedenza da un blogger "del cuore"... insomma, senza tanti giri di parole, da un'amica/o blogger.
Pensare a lei è stato tutt'uno.
Chi ci ha seguito attraverso le nostre diverse avventure (e commenti incrociati) sa che per noi è stato amore a prima vista. Insomma... amore, ora non esageriamo, eh? Definiamola "sintonia", ché conoscendo la signorina in questione so che si potrebbe montare la testa ed allora chi la trattiene più?
Ecco, insomma, penso a lei e mi precipito nel suo blog. Una preparazione da forno per me è quasi sinonimo di dolci, quindi vado a visitare quella sezione.
Dolci da forno, dolci da forno... sì ecco qualcosa! Una bella crostata di pere, un po' spiaccicata ma vabbè, è molto appetitosa. Leggo... e la riconosco. OPS, ma questa l'avevo fatta io... ed infatti in quell'occasione era stata lei ad avermi copiato (devo specificare che io non l'avevo fatta cadere per terra). Non posso certo rifare lei che rifà me!
Cerco ancora... Mhmmm, che bella torta cioccolatosa... sì!
... No, è di nuovo copiata dal mio blog.
E questa??? ... Ok, lasciamo perdere.
Acci, ma troverò  qualcosa che posso copiare a mia volta???
Comincio a disperare quand'ecco che trovo finalmente una bella torta alle mandorle; questa la posso fare di sicuro. E' mia.
Ho fatto solo un piccolo cambiamento: poiché di torte alle mandorle nel mio blog ce ne sono già diverse, sostituisco con le noci e mi ritrovo con un dolce morbido ed umido al punto giusto; una vera goduria, perfetta per la prima colazione o per un pomeriggio invernale e "coccoloso".


Tanto per non farmi mancare nulla, io ho completato con panna e qualche cucchiaiata di composta di rosa canina, dal sapore piacevolmente acidulo, di cui avevo raccolto le bacche (cinorrodi, si chiamano, l'ho visto su Wiki e mi piaceva fare "la colta"), una ad una.
Dirvi che mettermi la felpa nuova per raccogliere le bacche è stata una vera scemenza, è un'ovvietà; sottolineare invece che questa torta è un vero delirio è dire poco.
Dunque vi lascio il link della torta alle mandorle che mi ha ispirato, ecco qui; la torta della Tinny!
...
Ma... acci... me ne accorgo ora! La vera autrice del dolce... non è lei, ma la supermamy! :((  
      
Con questa tortidda partecipo al gioco di Roberta e Silvia "Foodfriends"



Ingredienti:
200 grammi di noci tritate
100 grammi di farina
50 grammi di fecola
150 grammi di zucchero semolato
2 tuorli e 4 albumi
200 grammi di burro
2 cucchiaini di caffé liofilizzato
una bustina di lievito
per l'eventuale accompagnamento:
150 grammi di panna da montare
un cucchiaio di zucchero a velo
qualche cucchiaiata di composta di rosa canina*



Esecuzione:
montate gli albumi a neve ferma. 
Montate anche i tuorli, con lo zucchero ed il caffè liofilizzato (così com'è o fatto preventivamente sciogliere in un cucchiaio di acqua bollente).
Aggiungete al composto di tuorli il burro fuso, le noci tritate, la farina setacciata insieme alla fecola ed al lievito.
Unite gli albumi ed amalgamate con delicatezza per non smontare il composto.
Versate in una teglia da 24 cm di diametro, imburrata ed infarinata e cuocete a 180 gradi per mezz'ora. Vale, come sempre, la prova stecchino.
La torta è ottima già così.
Se vorrete potrete servire accompagnando con la panna semimontata lievemente zuccherata e con la composta di rosa canina; due elementi, uno dolce e cremoso e l'altro acidulo, che valorizzzeranno la preparazione creando un'armonia di sapori molto godibile.
*Per la composta di rosa canina:
eliminate dalle bacche di rosa il "peduncolo" nero poi mettetele in un pentolino e coprite con abbondante acqua. Portate ad ebollizione e lasciate cuocere col coperchio finché le bacche non saranno tenere.
Passate al setaccio.
Da 200 grammi di bacche io ho ricavato circa 150 di puré della densità di una passata di pomodoro.
Unite quindi tanto zucchero quanto la metà o poco più del peso della crema di bacche e cuocete a fuoco moderato, sempre rimestando, fino alla densità voluta. Per la quantità indicata, molto modesta, saranno sufficienti pochi minuti.