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marmellata di limone



Sto facendo "il pieno" di limoni... in casa ne stanno arrivando a vagonate, bellissimi, gialli come il sole, graditissimo regalo da parte di diversi amici. Per di più, anche i miei due alberelli qualcosa hanno cominciato a produrre e per quanto i limoni per me siano "come il prezzemolo" - li utilizzo dappertutto e la scorza non trattata è come manna - ormai cominciavo ad accumularne un po' troppi. 
Ho provato a metterne diversi in salamoia (sto sperimentando ricette mediorientali), se la ricetta riuscirà la vedremo in seguito, e con un paio di chili ho fatto la marmellata. 
Una ricetta semplicissima e veloce, se non fosse per il tempo di riposo, in acqua, che serve a far perdere l'amaro alle scorze. Però... mentre riposano voi non dovete fare nulla, no?
Buonissima, con una leggera punta di amaro che non guasta, molto aromatica, da spalmare sulle fette biscottate a colazione, ma anche - credete che non lo faccia? - da gustare a cucchiaiate (beh, cucchiainate, si dice?) per una piccola coccola dolce, ma non stucchevole.  
Vi lascio la ricetta con un paio di consigli, nei passaggi da rimarcare. 


Ingredienti (per 4 vasetti medi):
1100 g di limoni non trattati
700 g di zucchero vanigliato*
3 cucchiaidi rum


Esecuzione:
lavate i limoni e bucherellatene abbondantemente la scorza con uno stuzzicadenti. 
Immergeteli in acqua fredda e lasciateli a bagno per 3 giorni, sciacquandoli e cambiando l'acqua regolarmente, due volte al giorno. 
Il terzo giorno i limoni saranno diventati molto morbidi e la scorza spugnosa. Se rimangono parti più consistenti significa che in quel punto la scorza non è stata bucata a sufficienza; decidete voi se eliminarla del tutto o in parte, in quanto donerà un tocco amaro al prodotto finale. A me un tenue sapore amarognolo piace, quindi ho eliminato solo le parti più spesse. 
Dividete la frutta a piccoli pezzi, recuperando il succo che fuoriesce ed eliminando i semi. Unite lo zucchero e portate a ebollizione a fuoco lento, eventualmente schiumando per ottenere un prodotto finale più "limpido".
Lasciate ammorbidire la frutta poi frullate con un mixer ad immersione, ottenendo una purea grossolana (personalmente amo sentire i pezzetti di scorza; frullate più a lungo per avere un risultato più omogeneo).
Occorreranno non più di 15/20 minuti di cottura; fate attenzione a non stracuocere, sia per non far scurire la marmellata, sia perché la preparazione addensa ulteriormente nel raffreddamento diventando gelatinosa. 
Una volta pronta aggiungete il rum, mescolate e spegnete immediatamente. 
Invasate subito in barattoli con capsule da sottovuoto, coprite i barattoli con uno strofinaccio e lasciate riposare fino a raffreddamento. 
Se l'operazione sarà stata effettuata correttamente si creerà il sottovuoto che vi consentirà di conservare la marmellata anche per diversi mesi. 

*Per ottenere lo zucchero vanigliato basta mettere le bacche di vaniglia, di cui avete già utilizzato la polpa, a pezzetti, in un barattolo, insieme a zucchero semolato. Chiudete ermeticamente e aspettate qualche settimana, mescolando di tanto in tanto.