Passa ai contenuti principali

Threef e... insalata estiva di baccalà

 

In un libro che sto leggendo ("Cotto" di Michael Pollan, che consiglio a tutti coloro che vogliano aprirsi ad una visione più profonda del cibo e della cucina, intesi come storia, cultura e tradizione, ma anche come fenomeno sociale in costante evoluzione) sono riportati i dati, assai inquietanti, sul tempo che negli USA viene dedicato dalle famiglie alla preparazione dei pasti: una media di 27  minuti al giorno, più 4 minuti per ripulire la cucina. Secondo le ricerche di mercato, un po' più di metà dei pasti serali consumati da un americano viene tuttora "cucinata in casa". Sembrerebbe parecchio, finché non si scopre che negli ultimi anni il significato del verbo "cucinare" è stato drasticamente ridefinito al ribasso... (omissis). Molti parlano di "cucinare" compiendo operazioni quali scaldare il contenuto di una lattina o passare una pizza congelata nel microonde... pertanto le Aziende che si occupano di ricerca hanno deciso di limitare la definizione di "cucinare", stabilendo che significhi preparare una portata che richieda, in qualche misura, l'assemblaggio di ingredienti. Perciò passare al microonde una pizza non è cucinare, mentre lo è lavare un cespo d'insalata e versarci sopra un condimento pronto (sic). Secondo questa generosa dispensa ... si considera cucinare anche spalmare della maionese su una fetta di pane e aggiungerci un po' di affettato o un hamburger (il quale, a casa o fuori, è oggi il pasto più diffuso in America).  
Che tristezza! 
Manco da troppo, lo so, ma in quest'estate calda, caldissima, la mia voglia di cucinare come, soprattutto, quella di immortalare i cibi preparati con uno "scatto" (approntare il set, montare il cavalletto, fare diverse inquadrature  - sempre regolando le gambe del citato cavalletto, che sarà anche stabile, sì, ma pesa una quintalata - ecc ecc) e, in sintesi, impegnarmi in tutte quelle faccende che ogni foodblogger conosce molto bene, è venuta meno.   
Ecco, non sono proprio arrivata al punto di scaldare una pizza precotta nel micro (che non ho!), ma a quello di preparare cibi veloci, e poco originali, con ciò che l'orto offre al momento, sì.                 
Non potevo però mancare un appuntamento così importante come... l'uscita di Threef, con un'edizione dedicata ai piatti freddi. 
Via libera, dunque, a insalate, paste, verdure estive, ma anche a dolci al cucchiaio e bevande rinfrescanti; tante, e tutte splendide, le ricette che troverete nel magazine. 
Un magazine che vi saluta, con questo n. 10, definitivamente. 
Threef "chiude" e lo fa allontanandosi dalle scene come un'attrice talentuosa, che abbandona all'apice del successo, senza tristezze o rimpianti.  Lo fa quasi "in silenzio", senza fragori, com'è sempre stato.
Un saluto e un ringraziamento, di cuore, a tutti coloro che in questi mesi hanno contribuito con il loro lavoro a far diventare grande un progetto nato dal niente, quasi per scommessa, ma cresciuto nel tempo così tanto da superare, con alcuni numeri, le 200.000 visualizzazioni!
Sono davvero tanti gli artisti (artisti, sì!) che hanno lavorato per Threef, e mi piacerebbe nominarli tutti in un elenco troppo lungo. Non voglio però tralasciare di nominare le mie due compagne di "F", amiche di sempre con cui ho condiviso giornate di lavoro, a volte stancanti, ma più spesso piacevoli e indimenticabili, Federica e Francesca, nonché l'impareggiabile Valeria, che con la sua maestria grafica ha reso bella e inimitabile la "nostra" rivista.
In sintonia con il tema di questo numero 10, anch'io vi lascio la ricetta di un'insalata fresca e veloce, un'insalata che io "vedo" perfetta se consumata in barca o in riva al mare, magari proprio in una di quelle calde serate in cui, borsa termica in spalla, si va a cenare in spiaggia, finendo con un bagno di mezzanotte.
Le dosi sono indicative.. si  tratta pur sempre solo di un'insalata, che ognuno potrà comporre a proprio gusto.
Buona lettura!
http://issuu.com/redazionethreef/docs/threef_n10






Ingredienti (per 3/4 persone, secondo "utilizzo"):
500 g di baccalà già dissalato

150 g di pomodorini piccadilly
100 g di fagiolini
qualche falda di peperone essiccato
qualche pomodoro essiccato
capperi sotto sale
olive nere denocciolate sott'olio
succo e scorza di un limone
qualche foglia di basilico e di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale



Esecuzione:
preparate una citronnette emulsionando l'olio, il succo e la scorza grattugiata di limone, il sale.
Lessate il baccalà, immergendolo in acqua bollente, per dieci minuti, poi scolatelo e lasciatelo raffreddare.
Eliminate lische e pelle e riducetelo a "scagliette", anche con le mani.
Spuntate, lavate e lessate i fagiolini, tenendoli un po' al dente. Lasciate raffreddare e tagliateli a tocchetti.
Tagliate i pomodorini in falde.  
Dissalate i capperi, poi tritateli grossolanamente con le olive, i peperoni e i pomodori secchi; tritate il prezzemolo e spezzettate il basilico.
Unite il baccalà, le verdure e le erbe aromatiche in un'insalatiera e condite abbondantemente con la citronnette.
Lasciate riposare in frigo un quarto d'ora/venti minuti e servite con cialde croccanti (le mie semplicemente fatte con farina impastata con acqua, olio extravergine d'oliva, sale, semi di girasole e cotte in forno).