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vellutata di fave con erbette e topinambur



Da un paio di giorni qui è autunno. 
Una stagione che personalmente non amo, ma che, e questo non posso negarlo, ci regala anche frutti sublimi (in primis, sempre a mio gusto personale, le castagne!), oltre alla voglia di riscaldarci con minestre e zuppe calde. 
Questa crema, "letta e piaciuta" su una rivista, per me è stata la prima della stagione. L'ho arricchita con dadini di topinambur, un tubero che acquisto raramente perché in casa non riscuote molto successo (per la verità non ne riscuote affatto, tranne che dalla sottoscritta!), oltre a bietoline dell'orto. 
Rispetto ad altri legumi, le fave hanno il vantaggio di cuocere piuttosto in fretta, così, in un tempo relativamente breve, ecco pronta una vellutata delicata, da leccarsi i baffi.      
Se non trovate le fave secche già decorticate potrete eliminare facilmente la cuticola dopo il periodo d'ammollo.   
Vellutata di fave secche, con bietoline e topinambur... bentornato autunno! 


Ingredienti (per 2-3 persone)
200 g di fave secche decorticate
2 patate medio-piccole (150 g circa)
una cipolla media
un mazzetto di bietoline (erbette; in alternativa qualche foglia di bietola da costa) 
2-3 topinambur
uno spicchio d'aglio 
olio extravergine d'oliva q.b.
succi di mezzo limone
sale, pepe e peperoncino q.b.


Esecuzione:
mettete in ammollo le fave per 10/12 ore poi sciacquatele abbondantemente in acqua corrente.
Pulite e tritate la cipolla e fatela appassire in pentola, con due cucchiai d'olio; unite un litro d'acqua fredda, le fave e portate a ebollizione. Cuocete a fuoco moderato finché le fave saranno tenere, ma ancora intere (per le mie, piuttosto piccole, mezz'ora circa). 
Aggiungete le patate, sbucciate e tagliate a tocchetti e portate a termine la cottura.
Nel frattempo pulite e lavate le erbette e tuffatele in acqua bollente per pochi secondi (sbianchitura). Questo passaggio non è indispensabile ma vi consentirà di mantenere vivo il colore. Scolate e raffreddate subito in acqua fredda. Scolatele nuovamente, tritatele non troppo finemente e passatele in padella con olio e aglio. Insaporite col peperoncino e poco succo di limone e tenete in caldo.
Pulite anche i topinambur trasferendoli in acqua acidulata col succo di limone per evitare l'ossidazione. Tagliateli a tocchetti e friggeteli. 
Frullate fave e patate per ottenere una vellutata; se l'acqua di cottura vi sembra troppa toglietene una parte, che eventualmente potrete aggiungere dopo, in base alla cremosità desiderata. Non gettate l'acqua avanzata, potrete aggiungerla a minestre e zuppe. Inoltre raffreddandosi la crema tende a ispessirsi; se ve ne dovesse avanzare l'acqua di cottura vi servirà per diluirla. 
Regolate di sale e pepe e servite, completando ogni piatto con le erbette calde e i dadini di topinambur.