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pagnottelle d'oro


La volete sapere una cosa? Questo Calendario produce i suoi frutti anche quando non contribuisco alla sua "costruzione" con una ricetta, perché mi stimola nuove curiosità spingendomi a spulciare vecchi libri di cucina da tempo dimenticati o quasi.
Dopo questa, ecco un'altra preparazione tratta da La cuciniera genovese, ossia la vera maniera di cucinare alla genovese; testo dal titolo lunghissimo la cui prima edizione risale al 1863.
Ebbene, me lo sono letto e riletto e tra le varie cose che non riprodurrò mai - penso ad esempio ai tordi arrosto infarciti, al budino di pasta frolla con ragout e piccioni e a molto altro -, ne ho trovato diverse altre che invece voglio rifare, come dolci attualissimi che guarda caso rispondono alle esigenze "dietetiche" mie e dei familiari (poco zucchero, pochi grassi animali). 
Ho voluto mantenere il titolo originale - pagnottelle d'oro mi sembrava così poetico! -, ma altro non è che un dolce povero a base di farina di mais, una sorta di sbrisolona molto più magra. L'unica difficoltà incontrata è stata quella di "tradurre" la ricetta in grammi, visto che l'autore si è espresso in cucchiai: lì ho invece dovuto "aggiustarla" un po' e ho apportato qualche piccolo cambiamento.
Innanzi tutto ho sostituito il burro, ma devo dire che se non avete problemi di salute credo che con quell'ingrediente le pagnottelle vi risulteranno ancor più buone. Ho anche diminuito il lievito e aumentato la dose di farina bianca, perché l'impasto risultava eccessivamente friabile e non "stava insieme".
Infine, per dare una sferzata di sapore in più, ho utilizzato Marsala anziché latte.
Se vi piacciono i dolci molto "dolci" dovrete aumentare la dose di zucchero di 20/30 g; per i miei gusti va benissimo quella indicata.
In foto vedete il primo esperimento, riuscito, a cui ne sono seguiti altri: con aggiunta di uvetta e pinoli oppure di fichi secchi a pezzetti. Tutte ottime. Oltre che godibilissime sono eccezionalmente rapide da preparare: potete impastare e formarle mentre il forno si riscalda e per me non è cosa da poco. 
Se avete ancora in dispensa un pacchetto aperto di farina di mais per polenta (non fioretto) ecco il modo giusto per finirlo, prima che la primavera provochi i consueti sfarfallii.
Un'accortezza: le pagnottelle non vanno cotte troppo - basterà una leggera coloritura -, se non volete trovarvi con un prodotto eccessivamente secco e sbricioloso; per lo stesso motivo date una bella forma a cupoletta così l'interno rimarrà perfetto (sono comunque una sorta di biscottone, non aspettatevi un cuore morbido).      
Vi lascio sia la ricetta originale, che la mia versione; vediamo se vi viene voglia di farne una tutta vostra!


Ingredienti (per 6 pagnottelle d'oro monoporzione):
160 g di farina di mais per polenta
90 g di farina 00
50 g di zucchero (dose aumentabile se vi piacciono i dolci molto zuccherini)
50/55 ml circa di Marsala 
45 ml di olio (io extravergine d'oliva ligure)
8 g di semi di finocchio
8 g di lievito istantaneo per dolci
un pizzico di sale 




Esecuzione:
Setacciate la farina 00 con il lievito, poi aggiungete la farina di mais, lo zucchero, il sale e i semi di finocchio. Unite anche l'olio e impastate aggiungendo man mano il Marsala, fermandovi quando avrete raggiunto un impasto che possa essere compattato.
Dividete in sei porzioni uguali e formate con ognuna una pagnottella tonda, premendo la pasta tra le mani.
Disponete in una teglia coperta da carta da forno e cuocete in forno caldo, a 180° per circa 25 minuti, comunque fino a leggera coloritura.



Ricetta originale (la copio. Per quanto sia stata concisa nella spiegazione, non eguaglierò mai questa. Invidiabile!):
14 cucchiai colmi di farina di polenta, 4 cucchiai colmi di farina bianca, 4 cucchiai di zucchero, una presa di sale, 50 g di burro, una bustina di lievito, latte per impastare - circa 2 tazzine - e se piace un po' di finocchio dolce.
Mischiare bene tutte le polveri, impastare il tutto e farne piccole pagnottine oblunghe. Forno ben caldo.