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non-pizza ai cavoletti e limone


Ora, vabbè che ormai sotto il nome di pizza si può nascondere ogni sorta di nefandezza culinaria, va bene che la Martha internazionale cucina cose buonissime e a lei perdoniamo tutto, ma io che adoro la pizza napoletana col cornicione bello alto e bolloso, di chiamare questa cosa pizza proprio non me la sono sentita. 
Dunque non-pizza, o potremmo definirla una schiacciata.
L'ho leggermente cambiata, come al solito, ma la sostanza rimane quella del piatto che Martha Stewart ci presenta nel libro Vegetariana, da cui avevo già tratto il Curry di ceci, broccoli e pomodorini. Questro libro mi piace moltissimo e credo che presto ruberò altre ricette sfiziose. 
In sintesi ho cambiato, ma solo per questioni di tempo, la base, utilizzando una pasta a lievitazione istantanea (ma non sussultate e leggete sotto!) e non ho fatto la precottura in padella. Infine ho sostituito la mozzarella, che in cottura rilascia acqua, con la quagliata genovese, ma poiché è difficile da trovare potrete sostituirla con ricotta, magari di pecora, acidificandola appena con poco yogurt, oppure robiola fresca, o altro formaggio morbido.
Per la pasta ho usato un metodo "naturale" scoperto per caso quando ho fatto questi pani allo yogurt; nessun lievito istantaneo industriale, quindi, solo la reazione chimica che si scatena quando una componente acida (yogurt) entra in contatto con una basica (bicarbonato). Nulla di più semplice, rapido e fantastico. Tra l'altro la pasta rimane molto morbida e quelli più che pani erano buonissime focaccine; provate e mi direte.
Per la cottura invece non mi sono fidata, temevo il rischio di dover gettare tutto e invece alla luce di nuove scoperte penso proprio che avrei potuto procedere tranquilla. Gli esperimenti in tal senso arriveranno.
La mia non-pizza è comunque venuta molto buona ugualmente e trovo l'abbinata cavoletti - limone eccezionale. 
Devo solo avvisarvi che quando beccate la fettina di limone, il boccone avrà una componente amarognola; per me nessun problema, anzi mi è piaciuta così, ma chi non vuole cimentarsi ha solo da sbucciare il limone prima di affettarlo, o ancora meglio, eliminare la scorza una volta cotta la pizza, prima di addentare.
Per i cavoletti di Bruxelles siamo agli sgoccioli: è primavera e si ha voglia di altre verdure, più fresche, magari da gustare crude, ma la non-pizza m'è piaciuta molto e non volevo aspettare ancora per pubblicarla. D'altra parte anche i cavoletti in fondo sono germogli, no?
Se volete sostituire ci vedo benissimo delle fave o gli ultimi carciofi, gli asparagi... insomma, tutto quello che vi pare possa andare a braccetto con il limone.




Ingredienti (per 2 persone o una sola, se piatto unico):
per la pasta
130 g di farina (io integrale, bio, macinata a pietra ecc ecc...)
80 g di yogurt naturale non dolcificato (dose indicativa)
un cucchiaio di olio extravergine d'oliva
2 g di sale
in pizzico di bicarbonato (la punta di un cucchiaino)
per la farcia
una decina di cavoletti di Bruxelles
100 g di prescinseua - quagliata genovese (o ricotta mischiata a un cucchiaio di yogurt naturale, o robiola fresca)
4-5 fettine sottili di limone biologico
2 cucchiai di pecorino grattugiato
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.


Esecuzione:
pulite i cavoletti eliminando le eventuali foglie rovinate, lavateli, tagliateli a metà e lessateli per 2-3 minuti massimo, in acqua bollente non salata.
Scolate la verdura, raffreddatela rapidamente in acqua fredda e poi "sfogliatela", lasciando intatti solo i cuori.
Preparate la base in una ciotola, impastando la farina, setacciata insieme al bicarbonato, con gli altri ingredienti. Il mio yogurt era molto denso e ho quindi dovuto aggiungere in cucchiaio d'acqua. Regolatevi comunque in base alla consistenza della pasta, che dovrà risultare morbida ma non appiccicosa.
Stendete subito la pasta sottilmente - io l'ho spianata e poi allargata direttamente in teglia con le mani, ma volendo si può usare il matterello -, trasferitela in una teglia leggermente oliata e condite distribuendo in sequenza: la prescinseua, il pecorino grattugiato, limone e cavoletti. 
Salate e pepate a piacere poi condite ancora con un filo d'olio e infornate a 180/200° fino a cottura.
Se è il caso, finite di colorire la pizza in superficie con una rapida grigliatura.