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vellutata di cannellini con radicchio rosso


L'altro giorno, al supermercato, ho trovato delle belle cassettine contenenti diverse varietà di radicchio veneto. Del contenuto, freschissimo, facevano parte il tardivo, che è quello che preferisco in assoluto, ma anche il lungo, il semilungo, a palla tonda ed il variegato di Castelfranco. Un piccolo dépliant ne spiegava differenze e proprietà organolettiche, oltre che nutrizionali, ed in più, in "regalo", qualche ricettina. Niente di così originale, sia chiaro, però qualche idea circa i modi di cucinare le varie specie c'era. Ecco cos'ho fatto col semilungo; quello di questa foto, per intenderci.
Inutile dire che qualche variazione l'ho "dovuta" apportare, altrimenti che divertimento ci sarebbe nel cucinare?
Io ho usato fagioli toscanelli che hanno la buccia abbastanza sottile, se usate borlotti od altri tipi dalla buccia più consistente dovrete, una volta cotti, spellarli per fare in modo che, frullandoli, la vellutata risulti tale.
In alternativa potrete anche passarli al setaccio (ma la cosa mi sembra più laboriosa). Inoltre, non ho voluto insaporire con altri aromi (rosmarino, soffritto), volevo ottenere un gusto più "nature" e così è stato. Nulla vieta, naturalmente, di scegliere diversamente. 
Infine: poiché sembra che la mia ultima ricetta sia stata abbastanza apprezzata anche per l'assenza di contenuto di glutine, ho pensato di mettere anche qui una versione gluten-free, un piccolissimo "regalo" per coloro che soffrono di celiachia.


Ingredienti (per 4 persone):
250-300 grammi di fagioli secchi    
un cespo di radicchio rosso semilungo
150 grammi di robiola (anche ricotta o altro formaggio cremoso)
olio e.v.
sale e pepe q.b.
pane tostato o, per la versione gluten-free, 100 grammi di riso thai o basmati (3 bocconcini a testa)


Esecuzione:
preparate i fagioli mettendoli in ammollo la sera prima. La mattina lessateli e frullateli con un po' dell'acqua di cottura. Regolate di sale.

Nel frattempo: pulite e lavate il radicchio, tagliatelo a striscioline, mettetene un po' da parte per l'eventuale decorazione e dividete il resto tra quattro piatti fondi.

Condite leggermente la robiola con poco olio e formate quattro quenelles.

Quando la vellutata sarà pronta, ancora calda, versatela nei piatti in modo che vada a coprire l'insalata che col calore appassirà leggermente.

Guarnite con il radicchio tenuto da parte, qualche fagiolo intero, la quenelle di robiola ed il pane tostato. Condite con un filo d'olio e, a piacere, con poco pepe.

Per la versione senza glutine.
Mettete il riso in un pentolino ed aggiungete acqua in quantità pari ad una volta e mezzo il volume (volume, non peso) del riso.  Aggiungete un pizzico di sale.

Portate ad ebollizione a fiamma vivace, poi abbassate al minimo e continuate la cottura finché l'acqua risulterà completamente evaporata (13 minuti circa, secondo varietà).

Versate in una ciotola, lasciate intiepidire e, senza condire, formate delle palline. L'amido del riso consentirà ai bocconcini di non disfarsi.

Oliate leggermente la superficie delle palline e cuocete brevemente alla piastra o in forno. Utilizzate queste "polpettine" al posto del pane tostato.