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pane sole... solo pane (o quasi...)

 

Dunque ora è ufficiale: non SOPPORTO la pubblicità. Ecco, l'ho detto, il dado è tratto. Non posso sopportarla quando sono lì a leggere le notizie, a guardare nei siti, a cercare nei blog... Non vogliatemene, eh? Però, 'sti accidenti di "pop-up" che ti si aprono mentre sei calmo e tranquillo a dare una sbirciatina alla ricetta del soufflè cocco-piopparelli o alla marquise al provolone e cotiche (se non conoscete queste ricette non sapete che vi perdete!) e per di più ti SEGUONO, pure, venendoti dietro come cagnolini fedeli, sono proprio una roba così invadente che mi fa scappare a gambe levate (parlando per metafore).
Qualche giorno fa mi sono iscritta al contest di ricette salate fatte con farina manitoba indetto da un noto "mulino". La mia idea era di fare qualcosa di semplice e la scelta è caduta su questo pane, che mi sembrava molto carino da vedere, una presentazione un po' diversa per servire antipasti, o da utilizzarsi in una cena, a tutto pasto. Nell'occasione avrei anche preso la palla al balzo per una piccola riflessione: perché "legarsi" a dei marchi, limitandosi nell'utilizzo di farine, stampi, prodotti da pasticceria? Un po' di sana libertà, no? (almeno in cucina...).
Ma ecco che oggi Tina mi avverte che quando vuole commentare i miei post le si apre una pubblicità. Mi è saltata la mosca al naso! Ma come si sono permessi? Tempo fa avevo acconsentito all'inserimento di una piccola stringa pubblicitaria, in fondo al blog, nell'errata convinzione che in sua mancanza le mie pubblicazioni sarebbero state penalizzate dai motori di ricerca. Ora ho tolto pure quella, ma si sa, una volta che hai caricato i dati, cancellarli è dura! Detto per inciso quella pubblicità, in 5 mesi, mi ha fruttato la cifra record di 80 centesimi... tutti cliccati da Antonio.
Conclusione: vi lascio la mia ricetta del pane-sole, con impasto diretto; ho fatto anche una versione con metodo indiretto ma non ho preso bene le dosi e lo posterò più in là. Con questa ricetta non partecipo ad alcun contest che abbia intento pubblicitario...     
 
Ingredienti per una teglia dal diametro di circa 30 cm:
300 grammi di farina 00
180 grammi circa di acqua
3 cucchiai di olio e.v.
12 grammi di lievito fresco
un cucchiaino di zucchero di canna
6 grammi di sale
3-4 cucchiai di semi misti (girasole, zucca, lino)


Esecuzione:
fate la fontana con la farina; ponete al centro il lievito con lo zucchero e da un lato il sale.

Aggiungete due cucchiai d'olio e poi gradatamente l'acqua per ottenere una pasta di media consistenza. Continuate a lavorare per una decina di minuti finché il composto non sarà liscio.

Lasciate riposare al riparo da correnti d'aria per mezz'ora, poi reimpastate brevemente.

Formate una palla, coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio (2 ore circa).

Stendete col matterello per formare un rettangolo sottile (45cm per 30cm circa). Cospargete tutta la superficie con i semi misti ed ungete col restante olio.

Con una rotella tagliapizza tagliate a zig-zag formando dei triangoli stretti e lunghi (come si fa per le brioches). Appaiateli a due a due, con i lati combacianti, in modo da ottenere triangoli più alti e "ripieni" di semini. Io ho fatto sette raggi, pertanto i triangoli erano 14. Con gli avanzi laterali, avvolgendoli a spirale, ho ricavato il centro del sole.

Attorcigliate ogni raggio su sè stesso, poi sistemateli uno alla volta in teglia, a raggiera. Al centro ci saranno le basi dei triangoli, al bordo della teglia le punte. Non metteteli distesi ma un po' "zigzaganti".

Completate con la spirale al centro ed infornate a forno caldo a 200 gradi per circa 30 minuti.