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pasta ripiena alla ricotta

Questi non sapevo proprio come chiamarli. Ho pensato che somigliassero ai cannelloni, ma il nome mi sembrava troppo altisonante per dimensioni così ridotte; allora stavo per scrivere "cannellini", senonché mi è balzato all'occhio come la cosa potesse trarre in inganno chi fosse alla ricerca di una ricetta a base di fagioli. Se avessi fatto riferimento ai legumi (fave e piselli) credo che avrei suscitato l'immagine, più consueta, dei legumi secchi; mentre il richiamo al pesto avrebbe tratto in inganno, viste le dosi minime di questo elemento contenute nel ripieno. Da qualsiasi parte rigirassi la faccenda era un problema. Ho optato per la semplicità. Pasta ripiena alla ricotta, alla fin fine di questo si tratta. Tanto più che, inutile menare il can per l'aia, per me si è trattato di un piatto di recupero. L'ho fatto con gli avanzi degli scrigni al pesto e poco più, per cui mi sarà difficile darvi dosi esatte; ma anche in questo caso prendete la cosa più come un'indicazione di massima che non come una ricetta vera e propria, tanto non è proprio nulla di rivoluzionario; niente che nessuno di voi non sappia fare. Buoni lo erano, se posso suggerire però una piccola variazione, la prossima volta metterò un po' di besciamella nel ripieno per renderlo più morbido ed un po' meno asciutto; ma di quella non me n'era proprio avanzata...



















Un piccolo annuncio prima di passare alla ricetta. In questi giorni ho ricevuto il regalo di Cry, per il suo contest "La fabbrica del cioccolato". Ecco cosa mi ha  regalato. Tre tavole di cioccolata Venchi, un marchio di cui tutti conosciamo la qualità: una tavoletta di cioccolato fondente al 85% (il mio preferito); una di "unico" ed un cremino gianduia ... che ho dovuto fotografare così, reincartando alla bell'e meglio e nascondendone una parte perché non abbiamo resistito... ed ancora un bellissimo stampo per cioccolatini Silikomart, il tutto accompagnato da un bellissimo bigliettino home-made. Cry, Grazie! Prossimamente vedremo cosa riesco a tirarne fuori...

 
Ingredienti:
4 "fazzoletti" di pasta per lasagne 20x20
300 grammi di ricotta
2 cucchiai di pesto  genovese
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 chilo di fave
1/2 chilo di piselli
un cipollotto
qualche foglia di maggiorana
olio e.v.
sale q.b.

Esecuzione:
sgranate fave e piselli; eliminate anche la pellicina delle fave, a meno che non siano molto piccole.

Pulite il cipollotto, affettatelo e fatelo appassire con un po' d'olio e.v.; unite fave e piselli e portate a cottura, eventualmente aggiungendo un po' d'acqua tiepida, tenendo presente che dovranno rimanere leggermente al dente. Lasciate intiepidire.

Lavorate a crema la ricotta, aggiungete il parmigiano, il pesto e le foglie di maggiorana tritate. Amalgamate bene ed unite anche le verdure stufate. Se l'avete aggiungete un paio di cucchiai di besciamella.

Scottate la pasta in acqua bollente salata, scolate e lasciate asciugare su un canovaccio pulito.

Spalmate il ripieno sulle sfoglie di pasta, arrotolate, tagliate a tocchetti e metteteli in una teglia oliata, uno vicino all'altro. Spolverizzate con ancora un po' di parmigiano ed infornate a 180 gradi per 15 minuti, fino a coloritura.

Per la decorazione io ho scottato una foglia di porro in acqua bollente. L'ho raffreddata e tagliata a striscette. Alcune mi sono servite per "legare"  i "cannelloni", con quelle più larghe, arrotolate su sé stesse, ho fatto un paio di roselline.