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un alberello di torrone morbido


Sono anni che inseguo vanamente la speranza di riuscire, un giorno, a fare il torrone in casa.
Torrone sì, ma quello che per me rappresenta il "vero" torrone: quello che per tagliarlo ti fai sempre un po' male al palmo della mano e che per addentarlo rischi ogni volta di spaccarti un dente... insomma, avete capito, quello duro.
Dopo l'ennesima disfatta quest'anno ho capitolato... e ne ho fatto la versione morbida. Che dire? Anche se per me continua a non essere quello "vero" è comunque buonissimo e farlo mi ha dato molta soddisfazione.
Ho preso, facendo qualche piccola variazione, metodo e ricetta da lei, Paoletta del blog "Anice & cannella" e mi sono impegnata. Ci vuole un po' più di mezz'ora, secondo me, ma non troppo, e ne vale veramente la pena.
Una volta ben raffreddato, mi è venuta in mente un'idea per dargli una veste fuori del comune e "regalabile" e l'ho trasformato in un alberello da appendere all'albero di natale o alle finestre; il risultato mi ha pienamente soddisfatto.
Con questa ricetta partecipo al contest di Patrizia "Regali della mia cucina: golosità e non solo..."   


Ingredienti:
300 grammi di frutta secca mista (nocciole, mandorle, pistacchi)
50 grammi di scorze di limone candite
30 grammi di acqua
100 grammi di zucchero
100 grammi di miele
40 grammi di albume
scorza grattugiata d'arancia/ vaniglia (io qualche goccia di aroma naturale)
un'ostia della dimensione di circa 20cmx30cm oppure carta forno
decorazioni per la superficie superiore: cranberries disidratati, codette di cioccolato, cacao ecc ecc (oppure un'altra ostia, oppure nulla) 


Esecuzione:
tostare la frutta secca in forno a 100 gradi e lasciare in caldo a forno spento.
Far bollire l'acqua con lo zucchero, senza mescolare, e portare lo sciroppo a 135 gradi o a 145 se si vuole ottenere un torrone più duro (io l'ho fatto ma il risultato è comunque un prodotto morbido).
Contemporaneamente porre in un bagnomaria caldo una ciotola con l'albume ed il miele e montare con le fruste elettriche, ininterrottamente, fino a quando il composto non comincerà a staccarsi dalle pareti. Il tempo per questa preparazione sarà più o meno il medesimo di quello che servirà allo sciroppo di acqua e zucchero per raggiungere la temperatura.
Versate lo sciroppo bollente, a filo, nell'impasto col miele, amalgamate ancora bene e poi aggiungete la frutta secca calda e distribuitela bene nel composto con un cucchiaio di legno.
Aggiungete anche gli aromi (scorza d'arancia e vaniglia) poi continuate a lavorare la massa finché sarà molto compatta. Mescolate incessantemente per evitare che si attacchi al contenitore.
Infine versate il tutto sull'ostia (io l'avevo precedentemente messa in una teglia rettangolare) o sulla carta forno, inumiditevi le mani in acqua fredda e cercate di compattare bene cercando di formare uno strato di spessore omogeneo.

A questo punto potrete: ricoprire con un'altra ostia oppure lasciare così com'è e mettere in un luogo fresco (no frigo) per una dozzina di ore. Tagliate a piacere con un coltello affilato ed il gioco è fatto.
 
Io avevo visto in commercio dei torroncini la cui parte superiore era cosparsa con cranberries disidratati o cacao ed ho voluto replicare. Potrete utilizzare anche codette di cioccolato o colorate, frutta secca (albicocche tritate, prugne ecc ecc) o altre cose suggerite dalla vostra fantasia. Il risultato sarà davvero molto carino.


Per fare gli alberelli ho pertanto cosparso un terzo del torrone, ancora tiepido, con cranberries disidratati (premete per farli aderire) tritati grossolanamente, un terzo col cacao e l'ultima parte l'ho lasciata "nature", poi ho lasciato raffreddare per tutta la notte come spiegato sopra.
Il giorno seguente, con un coltello in ceramica, ho tagliato delle barrette di dimensione "a scaletta"; due coi cranberries, due al naturale e due al cacao. Naturalmente nulla vieta di fare un alberello monocolore; anche la sua misura potrà essere decisa da voi semplicemente variando il numero delle barrette da impilare.


Ho incartato le barrette con cellophane ad uso alimentare, chiuso le estremità con un filo di rafia, bucato le barrette trapassandole con uno spiedino di bambù (attenzione a non bucarvi il palmo delle mani... io l'ho fatto e non fa niente bene), fatto passare un cordino attraverso il foro ed impilato le barrette inframmezzandole con mandorle "bucate" allo stesso modo. Et voilà.