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cupcakes all'anice con swiss meringue buttercream




Avete presente una buona lettura? Beh, se ce l'avete non acquistate questo libro.
L'autrice, Franca Foffo, mal si destreggia tra i fornelli e questo niente sarebbe se almeno il suo libro mantenesse quel che la copertina promette: di essere elettrizzante, frizzante ed ironico; in realtà l'impressione che suscita è tutt'altra: patetico e banalotto.



Le oltre 180 pagine di diario dell'autrice/protagonista, da leggersi in 20 minuti  (ma quante battute sono???), tentano di condurci in un mondo fatto di grandi firme della moda italiana e shopping, amori finiti (consoliamoci col cioccolato), pseudo-consigli risibili e scontati, il tutto condito da "piccole perle di saggezza", citazioni di Wilde, Goethe, Baudelaire, De Sanctis ecc ecc. Vien da pensare che il libro sia stato costruito intorno a questi aforismi scovati casualmente qua e là, non viceversa.
O forse no, sono un po' una malalingua.
Franca Foffo sembra essere un'accanita lettrice tant'è che ci fa sapere che quando si reca agli appuntamenti con l'editor porta sempre con sé un bel libro, caso mai dovesse ingannare l'attesa. Il titolo non ci è noto, ma se tanto mi dà tanto, che sia "Teddy va all'asilo"? Lo sospetto.
Letture impegnate, insomma ed i risultati si vedono in questa che è già la seconda pubbicazione (non oso pensare alla prima!); prendo atto che, a meno di una svista, almeno non ci sono errori grammaticali.    
Tralascio i commenti di qualche invidioso ("andare a lavorare nooo???") e vado al sodo; la giovane rampolla di una famiglia-bene romana dedica molto tempo alla cucina ed in particolare alla preparazione di dolci. Non manca mai il calcolo delle calorie ma non sentiamoci in colpa se cadiamo in tentazione, tanto poi basta una bella corsa o quell'oretta di ginnastica. Difficile, peraltro, cadere in tentazione con queste ricette, ho infatti penato abbastanza per trovarne una che avesse almeno un particolare un po' intrigante... e vedrete che ricetta!
Tutte le preparazioni sono corredate da foto, peccato che, a guardar bene, credo proprio che le foto siano di repertorio (la ricetta della torta di mele non ha traccia di quel guscio di frolla presente nell'immagine, la "multipiano" da cerimonia non credo proprio sia rivestita da una semplice glassa reale come scritto nella ricetta, piuttosto da pasta di zucchero... e così via).
Una breve incursione della sorella, nota ristoratrice, ci fa capire quanto sia arduo vivere in certi ambienti dove sembra quasi una stranezza non usare il botox o non aver (ancora) bisogno di protesi al silicone.
Insomma, un libro tutto da leggere e da gustare alla modica cifra di 19 Euro (a me è stato regalato ma se penso che "un Camilleri" ne costa 16 sarei quasi disgustata se non prevalesse l'indignazione...) con tanto di test finale dal quale risulta che io e la cucina proprio no, non siamo in sintonia, non ci prendo, inutile insistere.
Vabbè, tant'è che ci ho provato lo stesso ed ho fatto questa torta. Una "sette vasetti" con una piccola variazione (almeno quella!), la giunta di sciroppo.
Per non copiarla proprio uguale ho sostituito lo sciroppo di menta con quello all'anice e, tanto per provare un'ebbrezza diversa, ho cotto il tutto come monoporzione "glassando" poi con una buttercream alla meringa svizzera. aromatizzata, anch'essa, con anice.


Era la prima volta che facevo questo tipo di "frosting" e ne sono rimasta conquistata... d'ora in poi sarà il mio preferito (naturalmente non ho preso la ricetta dal libro in questione...)! Il sapore è niente male, sempre che piaccia l'anice e quella tinta verdina è assolutamente intrigante...
Ah, volete sapere che fine ha fatto il libro?
Cestinato... con le sue pagine patinate non andava neanche bene per accendere il forno a legna.


Ingredienti:
un vasetto di yogurt naturale
un vasetto di zucchero
mezzo vasetto di olio (io e.v.o. taggiasco)
un vasetto di sciroppo di anice (o menta)
4 vasetti di farina
3 uova
una bustina di lievito
un pizzico di sale
per il "frosting" (ho seguito questa ricetta)
3 albumi
180 grammi di zucchero
500 ml di panna da montare (da cui ho ricavato circa 200 grammi di burro)
un paio di cucchiai di sciroppo di anice
qualche fiore di lavanda


Esecuzione:
montate le uova con lo zucchero; aggiungete l'olio, il sale, lo sciroppo e lo yogurt. Amalgamate bene poi unite la farina setacciata con il lievito. Versate il composto in una tortiera foderata con carta forno (oppure versate in stampini individuali imburrati ed infarinati) ed infornate a 180 gradi per circa 30 minuti. Fate la consueta prova stecchino.
Preparate la meringa svizzera "frustando" a bagnomaria gli albumi con lo zucchero. Una volta che lo zucchero sarà completamente sciolto (se avete un termometro la preparazione non dovrà superare i 65 gradi) togliete la ciotola dal bagnomaria e continuate a montare, possibilmente con le fruste elettriche, fino a completo raffreddamento. A questo punto aggiungete, poco alla volta, 200 grammi di burro morbido a tocchetti sempre continuando a montare. Ricordate che la meringa dovrà essere a temperatura ambiente, se dovesse essere calda il burro si scioglierà compromettendo la preparazione.
Io ho ricavato il burro dalla panna per avere un prodotto dal sapore delicato e più chiato, ma naturalmente potrete utilizzare la stessa quantità di burro già pronto in commercio. 
Quando la crema sarà morbida e ben amalgamata aromatizzate con un paio di cucchiai di sciroppo di anice.
Decorate le tortine con la "swiss meringue buttercream" e decorate spargendo qualche fiore di lavanda.