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torta veg semintegrale con albicocche


Ancora un dolce veg. :)
Lo so, ultimamente forse sarò troppo "fissata", per non essere neanche vegana, ma che volete? In questo momento i dolci fatti così, semplici, semplici, e leggeri, mi divertono tantissimo. Mi fanno scoprire ingredienti mai provati, procedimenti altrettanto sconosciuti, nuove reazioni e nuove relazioni... mondi per me finora inesplorati.
Avevo perso il gusto di fare dolci; ora, forse, un pochino l'ho ritrovato.  
Partendo, come faccio quasi sempre, da una "base", una ricetta trovata su un libro, e modificandola a mio piacimento, ecco il risultato.
Per la verità quella ricetta si riferiva a un pane all'orzo, che mi riprometto comunque di fare, ma l'idea che m'intrigava di più era l'uso, tra gli ingredienti, dell'orzo in chicchi, tenuto a bagno una notte e poi frullato.
Ero curiosa soprattutto della consistenza finale: i pezzettini di chicco si sarebbero sentiti all'interno del pane? Che tipo di consistenza e "texture" avrebbe avuto?
In attesa di risposte definitive (quando lo farò!) vi lascio la mia versione dolce, arricchita anche da altri ingredienti. 
L'ho già fatta ben due volte, per finire il pacchetto di farina di miglio e quello di grano saraceno non macinato; la prima non ho messo la chia e la torta è risultata molto buona, ma anche assai "sbriciolosa", mentre in questa versione ho aggiunto il magico ingrediente (che sto provando a coltivare in proprio; per il momento i semini stanno cominciando a germogliare :))  e la "tenuta", al taglio, è stata perfetta.
Essendo una torta svuota-dispensa, se non avete, o non vi piacciono, farina di miglio e/o grano saraceno in chicchi, potrete sempre sostituire con ciò che vi aggrada di più (farina di riso, di mais, d'avena, di mandorle ecc  ), basta che rispettiate le proporzioni tra gli ingredienti secchi e quelli umidi.  Anche i cranberries (altro pacchetto da finire!) sono opzionali; magari, se guarnite come me con albicocche fresche, elemento acido che ha una sua ragion d'essere, potrete arricchire l'impasto con quelle secche, o con uvetta, o con gocce di cioccolato.
Ho usato, come sempre, più prodotti biologici possibile e, come per i brownies, latte di mandorle non zuccherato, di una piccola Ditta, più denso rispetto al latte del supermercato. Se utilizzate quest'ultimo, o sostituite con altri latti (avena, riso, soia ecc),  più liquidi, la quantità necessaria potrebbe essere minore. 
In sintesi: come sempre, mi piace e mi diverto a dare "il la", a suggerire un punto di partenza, ma la vostra fantasia, per modificare, riprodurre e cambiare come più vi piace...beh, quella è insostituibile! 




Ingredienti (per uno stampo quadro da circa 23 cm di lato):
200 ml di latte di mandorle bio non zuccherato (vedi introduzione)
160 g di farina 00 (io biologica)
100 g di farina integrale di miglio (io biologica)
120 g di zucchero di canna integrale 
50 ml di olio extravergine d'oliva leggero (io ligure taggiasco... neanche a dirlo: biologico)
50 g di grano saraceno in semi
40 g di cranberries
5 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
un cucchiaio di semi di chia (10 g circa)
6 albicocche
2/3 cucchiai di zucchero di canna chiaro (facoltativo)


Esecuzione:
mettete a bagno per diverse ore (almeno una notte) i semi di grano saraceno; al momento dell'utilizzo trasferiteli in un colino e sciacquateli abbondantemente, in acqua corrente. 
Preparate il gel di chia: versate in un pentolino i semi con tre cucchiai d'acqua, scaldate rimestando in continuazione. Basteranno un paio di minuti perché si formi un composto gelatinoso; spegnete e lasciate intiepidire. 
Setacciate le farine, recuperando l'eventuale crusca, aggiungete il lievito, il sale e lo zucchero e miscelate. 
Unite al mix di ingredienti secchi l'olio, il latte e il gel, amalgamate, poi unite anche il grano saraceno scolato e i cranberries. 
Versate il composto in una teglia coperta da carta da forno, livellatelo, distribuite sulla superficie, semplicemente appoggiandole, le albicocche tagliate a metà e private del nocciolo, cospargete con lo zucchero chiaro di canna e infornate a 180° per mezz'ora circa, fino a cottura.
La finitura di zucchero, per quanto facoltativa, è consigliabile per creare una golosa crosticina.