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insalata tiepida di lenticchie beluga con erbette a costa rossa



Oggi comincia una grande avventura.
Parte il progetto del "Calendario del cibo italiano 2016 - AIFB" con la celebrazione della Giornata Nazionale delle Lenticchie.
Due-parole-due sul Calendario, bellissima iniziativa lanciata dagli amici di AIFB, Associazione di cui faccio parte.
Ad ogni giorno e settimana del 2016 sono stati associati: un piatto della nostra tradizione (ad esempio il minestrone alla genovese), un ingrediente ben specifico (le lenticchie!) o una categoria (i frutti di bosco).  Ogni scadenza, giorno o settimana che sia, ha il proprio "ambasciatore" che avrà il compito di sviscerare l'argomento in modo esaustivo con un articolo che verrà pubblicato sul sito AIFB.
Tutti coloro che posseggono un blog, anche se non associati AIFB, volendo, potranno apportare un proprio contributo con ricette, foto, reportages. Dunque che aspettate? Cliccate il link del Calendario e avrete tutte le informazioni necessarie. E sono sicura che ne vedremo delle belle.
Io parteciperò molto attivamente perché trovo questo progetto stimolante e ricco, perché mi dà la voglia e la possibilità di cercare, imparare, scoprire e sperimentare, in campo culinario e non, e ditemi poco!     
Sarò anch'io un'ambasciatrice? Ma certo! Per la precisione di... ma no, cosa credete, che ve lo dica ora? Illusi.
Lo scoprirete da soli, se continuerete a seguirmi durante questo magnifico 2016.
Veniamo ora alle lenticchie.           
Simbolicamente collegate a prosperità e ricchezza, a causa della forma piatta e tonda che ricorda quella delle monete - di qui l'uso di consumarle a fine/inizio anno - , le lenticchie, come in generale i legumi, sono davvero una grande risorsa nutrizionale. Ricche di proteine e di ferro si sposano molto bene con i cereali e nella tradizione italiana, con cotechino e zampone.
Avevo già pensato a una semplice insalata - in un periodo di grandi "mangiate" una portata un po' più leggera non fa male -, ma per divertimento ho voluto consultare l'Artusi ed ecco che l'occhio mi cade sulla Zuppa di lenticchie. Beh, devo dire che quell'uomo aveva un senso della comicità e dell'ironia che... devo dire mi ha strappato una risata di cuore. Riporto qui integralmente, sia mai che non faccia lo stesso effetto anche a voi.
Se Esaù vendé la primogenitura per un piatto di lenticchie, bisogna dire che il loro uso, come alimento, è antichissimo, e che egli o n'era ghiotto all'eccesso, o soffriva di bulimia. A me sembra che il sapore delle lenticchie sia più delicato di quello dei fagiuoli in genere e che, quanto a minaccia di bombardite (sic), esse sieno meno pericolose dei fagiuoli comuni ed eguali a quelli dell'occhio.      
Ecco, ora sapete che non esiste rischio di quella-roba-lì, quindi mangiamone tranquillamente, non dimenticando che in Italia abbiamo la fortuna di avere  diverse ottime varietà (chi non conosce, per dirne una su tutte, la Castelluccio, alzi la mano. Ok, abbassate pure, grazie).
Per questo semplice piatto ho voluto utilizzare la Beluga, lenticchia nera, piccolissima, simile al noto caviale, dal lieve sapore di nocciola, ricchissima di antocianine (antiossidanti) e per me assai raffinata. In fondo siamo a Capodanno, no? E anche l'occhio, si sa...
Inutile dire che ho cercato quella coltivata in Italia, con metodi biologici. 
L'ho associata a bietoline a costa rossa, anch'esse esteticamente assai invitanti e scenografiche, trovate per caso e "prese" proprio per festeggiare, in un contrasto di tinte esaltante, questa giornata.
L'abbinamento legumi e verdure a foglia verde è un classico, ma anche una necessità per i vegetariani, perché il ferro di origine vegetale risulta più facilmente assimilabile dal nostro organismo se unito alla vitamina C. Sì, bene, ora lo sapete, ma vedete di non accompagnare con vino rosso o terminare il pasto con una tazza di caffè o tè perché il vostro sforzo sarà vanificato!
La ricetta che vi lascio è semplicissima, lenticchie tiepide e bietoline novelle e tenere, fresche, il tutto condito con un ottimo olio extravergine d'oliva e un po' di succo di limone. 
Tutto qui, o poco di più...      
Servite il piatto come antipasto raffinato o come secondo/contorno.
Potete insaporire ulteriormente con pezzetti di pancetta affumicata o di prosciutto crudo, resi croccanti con un breve passaggio sul fuoco, in una padella antiaderente.
Io, come spesso accade, ho preferito la strada vegetariana.

Buon anno!!!




Ingredienti (per 4/6 persone):
250 g di lenticchie beluga
120 g di foglie di bietoline a costa rossa
olio extravergine d'oliva q.b.(per me cultivar Taggiasca)
succo e scorza di un limone
una manciata di semi di zucca
4/6 fettine di pane artigianale, possibilmente prodotto con pasta madre
uno spicchio d'aglio
peperoncino fresco o essiccato (facoltativo)
sale q.b.


Sciacquate le lenticchie ed eliminate eventuali impurità.
Mettete in pentola, unite abbondante acqua fredda e portate a ebollizione; lasciate sobbollire finché tenere ma non disfatte. Ricordo che le lenticchie non necessitano di ammollo; in questo caso, essendo le Beluga piccolissime, la cottura sarà davvero veloce, massimo una ventina di minuti, ma vi consiglio di assaggiare già dopo il quarto d'ora. 
Nel frattempo:
- tostate il pane su una piastra calda, sfregatevi lo spicchio d'aglio pelato e dividete ogni fetta per lungo; 
- tostate anche i semi di zucca prestando attenzione perché col calore alcuni"scoppiano";
- preparate una citronette miscelando il succo di limone con l'olio extravergine d'oliva, insaporite con la scorza di limone grattugiata e regolate di sale. Se vi piace aggiungete anche il peperoncino fresco, privato dei semi e tritato, oppure utilizzate quello essiccato;
- pulite, lavate, scolate e asciugate con delicatezza le erbette.
Scolate le lenticchie ormai cotte e lasciatele intiepidire.
Versate i legumi in un'insalatiera e unite le erbette e i semi di zucca tostati. Condite infine con la citronette e servite subito accompagnando con il pane tostato.