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pesche ripiene al forno alla piemontese


... e finalmente, estate.
Sì, lo so, per il calendario astronomico dobbiamo ancora pazientare qualche giorno, ma per me che abito in Riviera è ormai tempo di indossare il costume, mettere asciugamano e crema solare in borsa e partire per la spiaggia.
Già che parliamo di calendario, allora citiamo anche quello di AIFB, il Calendario del cibo italiano, e poiché parliamo di mare, sole, spiaggia, quale miglior spuntino che un bel frutto estivo, per dissetarsi sotto l'ombrellone?
A parlarci diffusamente della frutta estiva sarà Alice, splendida Ambasciatrice della Settimana dedicata all'argomento e titolare di un sito meraviglioso; io, come sempre, mi limiterò a portare un contributo molto più modesto.
Freschi e succosi, i frutti estivi sono preziosi alleati del nostro organismo in un periodo nel quale caldo e afa, attraverso la sudorazione ci fanno perdere importanti principi nutritivi.
Ormai da tempo è noto che una dieta corretta dovrebbe prevedere 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, ma se durante l'inverno siamo più propensi a ricorrere a cibi fortemente calorici, ora non abbiamo più scuse: una bella insalata di frutta, a conclusione di un pasto leggero, ci regala il giusto apporto di sali minerali, vitamine e acqua, consentendoci di affrontare al meglio la giornata.
Anche i colori sono importanti... e chi mi conosce sa quanto sia sensibile al discorso "colore"!
I pigmenti giallo/arancio indicano la presenza di carotenoidi, di cui il principale è il Beta-carotene, antiossidante che contrasta l'invecchiamento cellulare e l'insorgenza di neoplasie. Meloni, albicocche, pesche rinforzano anche ossa e denti; penso che inserirli nella nostra dieta sia assai facile, non fosse altro che per la velocità di preparare uno degli antipasti estivi per eccellenza, che per me costituisce già da solo un pasto: prosciutto e melone. Pesche e albicocche sono importanti fonti di ferro. 
I rossi e i viola di fragole, ciliegie, uva nera, prugne, frutti di bosco ecc indicano la presenza di licopene, sostanza antiossidante, e/o antocianine, importanti per l'azione benefica sui nostri vasi sanguigni. L'uva è ricca di fosforo e vitamine del gruppo B.
Non dimentichiamoci del verde kiwi, fonte importantissima di vitamina C, che oltre a essere l'antiossidante per eccellenza facilita l'assorbimento del ferro denominato non-eme, quello derivante da alimenti vegetali. Poiché l'Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di questo frutto, molti di noi potranno acquistarlo a km zero.
Personalmente adoro l'anguria, ancor più ora che i produttori hanno cominciato a invadere il mercato con la varietà Baby, cosa che mi consente di portare a casa un frutto altamente dissetante, poco calorico e vitaminico (A gruppo B e C), senza dovermi camallare 5 chili di roba.
La frutta dovrebbe essere consumata fresca e cruda, per evitare la dispersione delle vitamine, ma ogni tanto ci si può concedere un piccolo peccato di gola, trasformandola in goloso dessert. 
Quando voglio concludere il pasto con un dolce non eccessivamente calorico, le pesche ripiene alla piemontese sono sicuramente una delle preparazioni che prediligo.
La ricetta l'ho ricavata dal libro I dolci e le confetture Piemontesi, aggiustando appena le dosi, a parer mio un po' approssimative.
In ogni caso è un dolce che riesce sempre e se esteticamente è decisamente bruttino da vedere, sicuramente è molto buono da mangiare! 
Fonti 
Benessere 360



Ingredienti (6 porzioni):
3 pesche sode possibilmente bianche
45 g di amaretti
25 g di gocce di cioccolato (o cioccolato fondente tritato grossolanamente)
15 g di zucchero semolato + un cucchiaino per rifinitura
10 g di cacao amaro
un tuorlo medio
burro q.b.


Esecuzione:
lavate le pesche e tagliatele a metà, senza sbucciarle; eliminate il nocciolo.
Con uno scavino allargate la fossetta centrale e mettete da parte la polpa ricavata.
Sbriciolate gli amaretti, aggiungete lo zucchero, le gocce di cioccolato, il cacao setacciato e miscelate.
Tritate la polpa ricavata dalle pesche e unitela alla miscela.

Amalgamate unendo il tuorlo e riempite le pesche in modo da formare un cumuletto centrale.
Spolverizzate con un po' di zucchero semolato, che cuocendo formerà una crosticina, disponete in una pirofila appena imburrata e infornate a 180° finché tenere e colorite (circa 25/30 minuti).
Al termine sfornate, mettete un fiocchetto di burro su ogni porzione e servite calde o tiepide, ma sono ottime anche fredde!