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spaghetti alla chitarra, ricotta, zucchini ed erba luisa


Nel mio giardino c'è molto spazio per le erbe aromatiche.
Nel mio giardino le piante aromatiche prosperano indisturbate; la salvia la fa da padrone, è gigantesca e ha appena finito la fioritura con cui ha attirato tantissime apine operose. Stessa cosa per i rosmarini - credo di averne almeno 6, tra "normali" e prostrati -, che più provo a tenere a bada con drastiche potature, più conquistano terreno soffocando altre piante in cerca di un loro piccolo spazio. 
Ci sono diverse varietà di timo, santoregge opulente, allori, prezzemolo e basilico, dragoncello e maggiorana.
In un angoletto è nato spontaneo un finocchietto selvatico, di cui mi prendo cura come fosse oro.
E poi...
E poi c'è una piccola zona che ho riservato alle piante che profumano intensamente di limone: citronella - il lemongrass tanto presente nelle cucine asiatiche -, melissa ed erba Luigia, tra le tre, la mia preferita.
Ho anche due piccole fasce, una adibita a orto, l'altra a mini frutteto e lì sono le erbe spontanee a regalarmi la fioritura primaverile! Papaveri e borragine in primo luogo, ma anche tarassaco, radicetta e parietaria... purtroppo non ne riconosco altre, anche se so che ci sarebbe molto di commestibile con cui poter creare piatti magnifici.
Insomma, si capisce che le piante aromatiche mi piacciono, no?
Così, quando il Calendario del cibo italiano ha proposto la Giornata delle erbe spontanee e aromatiche,  non me lo sono fatta dire due volte e ho preparato un piatto semplice, ma godibile e fresco, adatto alla stagione.
Poiché mi diverte moltissimo, ho fatto gli spaghetti usando la chitarra che comprai molti anni fa in un piccolo paese dell'entroterra abruzzese; vi assicuro che mentre tagliavo la pasta, suonava come fosse un sitar indiano. Una sensazione meravigliosa le mani che lavorano a ritmo di musica!
Naturalmente potrete sostituire con spaghetti confezionati; in questo caso preparate il condimento mentre la pasta cuoce, e la pietanza diventerà anche super-veloce.
Un piccolo appunto: gli spaghetti, una volta disposti nel piatto, erano molto cremosi, ma visti i miei tempi fotografici (Biblici! Che ci posso fare? Occorrerebbe preparare il set prima che il cibo sia pronto, ma io proprio non ci riesco...) la morbidezza del condimento, specie negli scatti finali, è un po' andata a farsi friggere...    



Ingredienti (per 4 persone):
400 g di farina di semola rimacinata di grano duro (io sen. Cappelli) + una manciata per la spianatoia
250 g di zucchini (trombetta d'Albenga)
200 g di ricotta vaccina
20 foglie di erba Luigia
4 tarallini pugliesi al finocchietto
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.



Impastate la farina con l'acqua necessaria a ottenere una massa abbastanza consistente. Lavorate a lungo, formate una palla, copritela e lasciatela riposare per almeno un'ora.
Al termine tirate la pasta a mano o con la macchina, lasciandola piuttosto spessa (se utilizzate la macchinetta regolate alla tacca di maggior spessore), formando delle strisce larghe quanto la chitarra. 
Dispontete man mano le sfoglie sulla chitarra e premete sulle corde, in modo da incidere gli spaghetti; passate anche il matterello, avanti e indietro, per completare il taglio.
Fate asciugare gli spaghetti allargandoli sulla spianatoia leggermente infarinata e dedicatevi al condimento.  
Ricavate dagli zucchini delle fette lunghe e sottili, poi tagliate anche queste per ottenere degli "spaghetti".
Mettete poca acqua sul fondo di una padella antiaderente e una volta calda unite le stringhe di zucchino. Lasciate ammorbidire la verdura per pochi minuti, finché l'acqua sarà consumata. Al termine saltate rapidamente con olio extravergine d'oliva.
Portate a ebollizione l'acqua per la pasta e riducete a crema la ricotta aggiungendo un po' d'acqua calda.
Lessate la pasta per un paio di minuti, poi scolatela tenendo da parte un bicchiere di acqua di cottura per regolare eventualmente la consistenza del condimento. 
Trasferite gli spaghetti nella padella con gli zucchini, unite anche la ricotta e, se necessario, regolate la cremosità del piatto con l'acqua di cottura.
Regolate di sale e pepe poi allontanate dal fuoco e unite le foglie di erba Luigia tritate.
Servite subito aggiungendo a ogni piatto un tarallino sbriciolato grossolanamente.