Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2016

dalla tavolozza alla tavola: il Seicento spagnolo in un piatto

Oggi il Calendario AIFB celebra la Giornata del Cibo nell'arte ; a introdurci nell'argomento è Maria Teresa e so già che il suo articolo sarà una vera opera d'arte. Io che amo l'arte pittorica, soprattutto tardo rinascimentale, ho pensato di partecipare riproducendo fotograficamente una natura morta figlia del '600 spagnolo, per un post fatto a immagini, più che "a ricetta". A partire da quel secolo la cultura artistica europea subirà un cambiamento radicale, proponendo agli occhi dell'osservatore non più i temi "alti" della religione e del mito, ma oggetti inanimati quali fiori, ortaggi e frutta, animali morti, vasellame, strumenti musicali ecc., che diventano essi stessi il soggetto principale o esclusivo della rappresentazione artistica. Alcuni studiosi indicano il Canestro di frutta del Caravaggio come la prima importante opera di genere; certo che anche se così non fosse il pittore italiano contribuì in modo fondamentale alla

cucinare col nasturzio: crocchette di patate e fiori e insalata con foglie

Lo confesso: di erbe e fiori commestibili m'intendo davvero poco, ma per nulla al mondo avrei mancato questo appuntamento con il Calendario AIFB ! L'ambasciatrice della Settimana dedicata proprio alle risorse che la natura ci offre, spesso solo a costo di una semplice passeggiata in campagna, è Cinzia , amica e compagna d'avventure a cui sono legata da particolare affetto. Potevo quindi farle mancare il mio "appoggio"? No. Diciamo che ci ho provato, perché l'argomento è vastissimo e c'è ampia possibilità di scelta, ma occorrerebbe conoscerlo bene come lei, per raccogliere le erbe "giuste", spesso confondibili con quelle tossiche, e saperle poi valorizzare in cucina. Ho cercato d'informarmi un po', ma il grosso problema è che per essere gustate al meglio la raccolta deve avvenire prima della fioritura. D'altra parte succede così anche nell'orto, con le specie vegetali domestiche. Dunque riconoscere una pianta dalla fo

agliata monferrina e rubatà... andiamo in collina!

Oggi, complice il Calendario del cibo italiano - AIFB che ha stabilito di dedicare questa settimana alla Cucina di collina , ci trasferiamo in Piemonte.  Per la verità mi rendo conto che il Piemonte non sia l'unica Regione italiana che presenta zone collinari e relative tradizioni culinarie, ma la mia scelta è caduta sulla cucina monferrina. Sonia , invece, saprà illustrarci la cucina di collina in tutta la sua splendida varietà e personalmente vado subito a leggere il suo aticolo!   Il Monferrato è il territorio collinare che si estende all'interno delle province di Asti e Alessandria.  Il nome è di etimologia incerta: alcuni lo fanno risalire alla congiunzione della parole Monte e Farro , per via delle coltivazioni cerealicole della zona, altri al latino Mons ferax - monte fertile - e c'è chi si spinge a ipotizzare un originario Mons ferratus , derivante dai ferri dei cavalli lasciati dai romani al tempo della conquista. Qualunque sia l'origine del nome