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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

crema di aglio arrosto

Come succede tutti gli anni, in estate sparisco un po' rendendomi quasi invisibile; tra le altre cose mi divido tra giardinetto e orticello e se l'ultimo produce come dovrebbe devo anche trasformare le verdure, leggi cucinarle . In caso di sovrabbondanza - a volte speranza mal riposta -, preparo e metto in freezer, come scorta per l'inverno: torte salate e fiori di zucca ripieni da tirar fuori all'ultimo momento nei giorni in cui voglia di cucinare saltami addosso .  Un po' di voglia di cucinare l'avrei anche adesso, per la verità, ma non posso mica sprecare quello che produco... Così il forno lavora sempre, anche con le temperature estive ed è ancora alla cottura in forno che mi sono rivolta per preparare questa crema all'aglio semplicissima e versatile, che sicuramente vi piacerà, almeno se, come me, amate l'aglio! L'occasione come al solito me la fornisce il Calendario del cibo italiano - ci vuole sempre "lui" a smuovermi

gobeletti integrali al profumo di rosa

In casa mia erano i gobeletti ; così, con una elle sola, ma diversi sono i nomi con cui, in Liguria, si designano questi dolcetti: cobeletti, gobelletti, cobelletti, da noi anche gubeletti, come versione dialettale . Un nome strano per un dolce semplicissimo; di fatto un guscio di frolla che racchiude un cuore di marmellata. Il cobbelletto era, una volta, una piccola opera d'arte preparata in un'apposita formina metallica dotata, appunto, di un "cappelletto" (cobelletto), da cui nasceva un dolce alto, in proporzione, come un piccolo panettoncino, ben diverso dall'esile e piatta attuale pastina . Così recita, pari pari, Il codice della cucina ligure , edito da Il Secolo XIX . Sia come sia, per me saranno sempre i gobeletti e avranno sempre la forma che vedete qui. Gli stampini li trovai, moltissimo tempo fa, in un negozio di casalinghi; piccoli, monoporzione - ma li definirei più mezza-porzione! - in alluminio, con le scanalature d'obbligo.