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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

galette con albicocche al Cognac

Qualcuno ha ancora delle albicocche? Ecco... questa ricetta me la sono dimenticata "nel cassetto"... e pensare che c'ho messo l'anima! Ce l'ho messa perché le albicocche in questione erano mie, coltivazione assolutamente bio, le ottime "Valleggia", paesino nell'entroterra savonese noto soprattutto... per la qualità degli albicocchi, appunto. Beh, queste albicocche erano davvero speciali, dolci e morbide, succose, si scioglievano in bocca e se erano appena un po' più mature ti sembrava di mangiare una crema. Raccogliendo quelle appena cadute, in pieno giorno, ancora calde per il sole e portandole alla bocca, sembrava di mettere in bocca una cucchiaiata di confettura! Parlo al passato perché dopo l'esplosione  bisettimanale, sono finite. Da parecchio. Come sempre, quando hai una produzione propria, per quanto piccola, passi dalle scorpacciate al digiuno senza avere il tempo di rendertene conto.  In questa preparazione ho me

la sardenaira

Cosa hanno in comune l'ammiraglio genovese Andrea Doria e la sardenaira? E perché si chiama sardenaira, se non c'è l'ombra di sardine? La pizza, in America, è stata diffusa dai napoletani, oppure anche i liguri hanno avuto un loro ruolo? Le risposte, insieme ad altre curiosità, le trovate da oggi sul sito AIFB , alla pagina del Calendario del cibo italiano che celebra la Giornata della Sardenaira . E l'ambasciatrice... c'est moi! Per prima cosa voglio ringraziare tutte le amiche che, sfidando le temperature estive, hanno acceso il forno per proporre una loro versione del piatto sanremasco. Grazie ragazze, siete state meravigliose. E che sardenaire! Sentite un po' qui:  ringrazio Lucia , che l'ha preparata aggiungendo le splendide olive di Gaeta; dov'è difficile reperire i prodotti della tradizione - le olive taggiasche - arriva l'ingegno, Daniela , che ha utilizzato l'origano selvatico di Aspromonte e le sarde di Calabria

salsa di albicocche

Erano 5, 5 persechette...  recitava Govi, in non ricordo più quale commedia, con la sua faccina ironica ed espressiva, minimizzando un furto. Erano 5 (segno con la mano, palmo aperto), 5 persechette ... Per me non sono state 5 e neanche s'è trattato di persechette (pesche, peschine), caso mai di persegumìn , ma la situazione mi ha riportato alla memoria quella scena. Insomma, la mia fascia era letteralmente inondata di albicocche che continuavano a cadere dal ramo carico di frutta dell'albero del vicino, dal giardino soprastante; tecnicamente mie, dunque. Le prime le mangio, le seconde pure, ma quando sono arrivata al punto di salire nella fascia due volte al giorno e tornare giù con le braccia stracolme, ho pensato che così non potesse andare avanti. Anche perché nel frattempo avevano cominciato a maturare le mie, di persegumin, che detto per inciso erano migliori di quelle del vicino - sono della la splendida qualità "Valleggia" e i liguri sanno cosa s