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stroscia: variazioni sul tema



Uno dei famosi "mali di stagione" mi ha tenuto distante per un po' dal blog, ma appena ristabilita, certo non potevo mancare a questo nuovo appuntamento sulla cucina a base d'olio extra vergine d'oliva.
Non potevo mancare anche perché era da un po' che aspettavo quest'olio, anche se in realtà lo conosco già molto bene; sto parlando dell'extra vergine d'oliva Riviera Ligure Dop.
Insomma, forse sarò un po' campanilista, ma non riesco ad apprezzare questo prodotto in modo meno che assoluto. Il suo sapore delicato e morbido e la bassa acidità lo rendono adatto ad ogni piatto, dolci compresi e quello che forse per alcuni, dal palato abituato a gusti più decisi, può essere sinonimo di "scarso carattere", per me è invece la carta vincente di un olio extra vergine che ha alla sua base una delle migliori cultivar presenti sulla nostra penisola, la taggiasca.
Parere mio, ovvio; amore viscerale e ciò sia scritto.
Avrei voluto proporre molte ricette della tradizione ma alla fine la scelta, come sempre, è stata dettata da un'esigenza di semplicità che tendesse a valorizzare la presenza di quest'olio delicato e delizioso.
Mi sono rivolta ad uno dei dolci tipicamente imperiesi (per dare a Cesare quel che è di Cesare,  la vera "patria" di questa ricetta è un comune della mia provincia: Pietrabruna), tanto per far sapere che la cucina ligure non è solo pesto alla genovese, minestrone alla genovese, stoccafisso alla genovese,  ... alla genovese.
In realtà alla stroscia avevo già dedicato più di un post, quindi, tanto per non ripetermi troppo, ho rimaneggiato un po' la ricetta originale e ne ho "tirato fuori" una versione leggermente diversa.
Questo dolce va "spezzato" a mano e non tagliato col coltello; lo suggerisce il nome stesso: strosciare, in ligure è "rompere" e la sua esecuzione è talmente rapida che sarebbe un peccato non lo provaste.
E poi è buona, buona, buona... 
Ancora io stessa un po' "strosciata" vi lascio alla ricetta ma non senza citare le altre compagne di viaggio: Pat, Teresa, Stefania e... la "new entry" Sabina, a cui voglio dare un saluto di benvenuto.     

Città dell'olio:le ricette dei blog!

Ok, mò basta, eh? 



Ingredienti:
300 g di farina
90 g d'olio extra vergine d'oliva Riviera Ligure
90 g di zucchero + più due cucchiai
30 g di rum
50 g di nocciole
scorzetta di un limone 
una manciata di gocce di cioccolato


Esecuzione:
fate la fontana con la farina e lo zucchero, versate l'olio ed amalgamate.
Unite il rum mischiato a 30 g d'acqua, la scorzetta, la frutta secca tritata molto grossolanamente e le gocce di cioccolato.
Lavorate velocemente.
Coprite con cartaforno una teglia di 22 cm di diametro poi disponetevi il composto in uno strato, anche a pezzetti, compattando man mano. La superficie dovrà rimanere molto irregolare.
Spolverizzate con i due cucchiai di zucchero semolato e cuocete in forno come per una normale frolla evitando un'eccessiva coloritura.