Ancora la cucina del Medioriente sulla mia tavola, per un riso dalle origini iraniane.
Questo cereale occupa un posto di rilievo in ogni pasto della cucina persiana e viene cotto con un metodo particolare, praticamente al vapore.
Se cotto correttamente, ma vedrete che sarà molto facile, al termine dovreste trovare una bella crosticina dorata, che sembra essere una vera leccornia: il tahdig.
Tutto questo l'ho appreso da un bellissimo libro della Guido Tommasi, dal titolo "Persiana" (autrice Sabrina Ghayour)... cercatelo in rete, già solo la copertina colpisce al cuore e l'interno è una miniera d'idee.
Purtroppo (per me!) molte ricette sono a base di carne, ma oltre a quelle rimane comunque moltissimo materiale su cui poter "lavorare", anche di fantasia...
Torno al nostro riso basmati, che io ho sostituito con il più profumato jasmine.
Non essendo indicate le dimensioni della pentola di cottura, mi sono basata su quello che era a mia disposizione: la fotografia del piatto.
In rete poi ho notato che in realtà per molti il risultato finale è una sorta di ammasso molto spesso, tipo "torta lievitata", mentre a me è risultato decisamente più sottile; visti termini di prima, lo paragonerei ad una "crostata". Però devo dire che ho già rifatto questo piatto diverse volte e per me va benissimo così.
Nonostante solitamente io sia molto "a senso unico", ho voluto replicare la ricetta originale, con utilizzo sia di olio che di burro... quest'ultimo sembra essere indispensabile e in effetti ha un suo perché (ma io ne ho messo veramente poco). Ho invece ridotto drasticamente i tempi di cottura (45 minuti???), per non ritrovarmi con un riso ridotto "in pappa".
Ho accompagnato con hummus di ceci e verdure varie, tra cui i piselli in umido, alla menta, che vedete in foto. Potete anche completare con questo dip di pistacchi e fresche insalate estive (tabbouleh & C.)
Ovviamente, se vi piace la carne, è comunque un ottimo contorno per polpette speziate, pollo in umido, costolette di agnello alla griglia o al forno e così via.
Un contorno semplicissimo, ma la "mia" cucina del Medioriente non finisce qui... appuntamento alla prossima puntata!
Ingredienti (per 3/4 persone secondo utilizzo):
200 g di riso jasmine (o basmati)
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
una noce di burro (20 g circa)
sale q.b.
Esecuzione:
portate a ebollizione dell'acqua e lessate il riso per 5 minuti dalla ripresa dell'ebollizione.
Scolate in un colino e raffreddate rapidamente sotto un getto di acqua corrente. Non occorre salare l'acqua di cottura; il sale verrebbe comunque eliminato nel risciacquo. Lasciate da parte, nel colino, senza sgrondare.
Preparate una pentolina o un padellino (il mio in semplice alluminio, non antiaderente) di 20 cm di diametro, rivestendolo con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato.
Distribuite sul fondo del padellino l'olio e piccoli fiocchi di burro e mettete il riso (la pochissima acqua residua, praticamente solo quella rimasta tra i chicchi, basterà per la cottura a vapore).
Anche se la ricetta prevede una salatura superficiale io ho trasferito il riso con le mani, "sporcandolo" man mano di sale, in modo da distribuirlo bene.
Livellate senza schiacciare; il riso dovrà restare "arioso".
Coprite con un coperchio ben aderente in modo che il vapore non fuoriesca.
Cuocete per 3/4 minuti a fuoco alto, poi abbassate la fiamma al minimo e proseguite per altri 15/17 minuti. La cottura totale ottimale, per me, è stata di 19/20 minuti.
Un paio di minuti prima di spegnere sollevate un po' il riso, da una parte, per controllare se si è formato il tahdig, nel caso aiutate il processo aumentando la fiamma.
Rovesciate su l piatto di portata aiutandovi con la carta da forno e servite caldo (io ho cosparso ancora con sale nero).
Per un tocco di colore e/o consistenza in più, completate con uvetta di Corinto e pistacchi oppure insaporite con curcuma prima della cottura... ma nella ricetta originale tutto questo non c'è.