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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

cheesecake fragole e cioccolato

So che le cheesecakes senza cottura (sarebbe più appropriato chiamarle "mousse", ma ormai è invalso l'uso di nominarle come le loro parenti strette "cotte") impazzano nel web, in questo periodo. Beh, è estate e gelati e mousse sono quasi d'obbligo per la conclusione di un pasto. Mi sono anch'io inserita in questo "filone" l'altra sera, in cui avevo amici a cena e volevo preparare un dessert abbastanza veloce ma fresco, che non fosse il consueto tiramisù. Ecco qui; questo dolce è stata approvato da tutti (bimbi compresi, che si sa, sono giudici severi). L'approvo anch'io, anche se la prossima volta metterò 1/2 foglio di gelatina in meno, per renderla appena più cremosa. Nel lasciarvi la ricetta informo coloro che fossero interessati che sto preparando il pdf del mio giochino... vediamo cosa riesco a fare.  Inoltre, anche se il trasloco vero e proprio sembra dover slittare di qualche giorno (ennesimo spostamento... uff

insalata di stagione e... brindisi

  In questo momento, in cui: "Voglia di cucinare, saltami addosso!" l'unica cosa che oltre ai dolci (ah, la gola...) sono disposta a preparare sono solo delle belle insalate... Ve ne lascio una, molto semplice, ma è solo un pretesto brindare. Brindo a quel (quasi) 55% di italiani che si è recato in questi giorni alle urne per i referendum. Brindo per quel 95% circa di SI' che hanno raggiunto tutti e quattro i quesiti. Brindo... con acqua (ma con bollicine ed in un bicchiere soffiato a bocca da un artigiano francese)! Va bene lo stesso, no? Sono astemia... Vi ricordo inoltre che domani sera scadrà il mio giochino "Ricette allo specchio" . Ringrazio sentitamente (ma che razza di frase e'!) tutti coloro che hanno partecipato ed anche chi avrebbe voluto ma non ce l'ha fatta. Gli ingredienti sono questi. Circa le dosi fate voi, a metterle mi sembrerebbe di prendervi un po' in giro.  Ingredienti: un melone rucola qualc

gelo di mellone

Preparare un "gelo" di frutta era un'idea che mi frullava in testa da un po'; per essere precisi da quando Tina pubblicò la sua versione , all'arancia. L'altro giorno Antonio arriva a casa con un nuovo acquisto letterario e fin qui niente di strano, succede quasi tutti i giorni; il piccolo libro era per me ed anche questo succede piuttosto spesso. Lo guardo e vedo che l'autore è in realtà un'autrice: Simonetta Agnello Hornby. Ora, premetto che la Simmy per me scrive davvero bene, ma un po', col suo ultimo romanzo (La monaca) mi ha infastidito; in poche parole dai primi libri pubblicati, che si collocavano al vertice dei miei gusti letterari, la scrittrice siculo-inglese ha compiuto un'escalation... al contrario (la si potrebbe definire decalation?) tanto da farmi desistere dall'acquisto di sue future opere. Per questo, quando il maritino si presenta col libro in mano il mio sguardo interrogativo lo fulmina all'istante indu

financiers in torta

Questa preparazione m'è balzata agli occhi qualche tempo fa, "spulciando" la rubrica Recuperiamo gli albumi del bellissimo blog Fiordifrolla . La sua era una ricetta di friands , ma poiché ne faceva risalire l'origine ai financiers , mi è subito venuta la curiosità di andare, per così dire, alla fonte. Questo dolce, presentato in diverse forme, dai "muffins" (Ackyart) alle "barrette" (La ciliegina sulla torta) , lo troverete comunque in molti blog; a quanto pare si tratta di un classico della pasticceria francese. Io, che in freezer avevo gli ultimi albumi da smaltire, ne ho fatto una versione appena un po' diversa, ma, credetemi, buonissima. Tant'è che le solite torte "da colazione" ad Antonio e me, che alla colazione non rinunciamo mai, durano dai 4 ai 5 giorni, questa ancora grazie che sia arrivata al terzo... Dunque le mie modeste variazioni prevedono: l'utilizzo di mandorle e nocciole anziché quello delle

fiori di zucca ripieni

Premessa : prima di leggere questa bella mappazza vi conviene leggere qui ; se non ne avete voglia saltate a piè pari tutto il preambolo e fiondatevi direttamente sulla ricetta.   Lei , la Speziale , è appena uscita dalle cucine, il mio regno, che già mi guardo intorno a cercare il bicerìn ... caffè e cioccolato, ah che bevanda salutare! con l'aggiunta di un pochino di liquore (ebbene sì, sono io la vera inventrice di questa variante) va giù che è un piacere e ti snebbia il cervello. Di essere snebbiato il mio ne ha proprio bisogno; bisogna che ce la metta proprio tutta per sopportare 'sta benedetta Corte Reale: Le Loro Maestà, i Principini, le Dame, il Segretario Particolare, la Speziale, le Cameriere ai piani, i Receptionists, il Portiere di notte e questo e quello... ebbasta! Pensare che ero persino riuscita a sganciarmi, per un breve periodo -periodo d'oro quello, passato a Paris a prendermi cura del mio localino in Rue Beaumarchais-, ma no! sono venuti

crostata alle pere, amaretti e pinoli

Comprare sempre frutta e verdura di stagione per me è una regola e come tutte le regole ogni tanto occorre infrangerla. Se in questa stagione, in cui la frutta fresca e succosa è al suo massimo splendore, a tuo marito viene voglia di pere, che fai? Al super le vedi, le adocchi, le scruti... Ce ne sono più varietà, le williams, verdi e rosse, le abate. Peccato che le williams vengano tutte dall'altra parte del mondo e si sa, i trasporti sono aerei e le emissioni di CiODue bisognerebbe tenerle sotto controllo; forse meglio indirizzarsi verso un prodotto "locale" a chilometro 450 (non è proprio come il chilometro zero però...). Ma da noi le pere non sono più di stagione! E' la mia coscienza che si ribella ed a volte alla coscienza bisognerebbe dare retta. Le pere erano davvero bellissime, quanto a sapore, poco dolce perché probabilmente raccolte acerbe, meglio stenderci una pietra sopra. Che f