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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

sfumature di gusto: ricette per cucinare menù a colori

Era nell'aria, era nelle nostre menti e nei nostri cuori... era nelle nostre cucine e finalmente da oggi anche nelle librerie! Quando sono arrivati a casa non ci potevo credere, ho aperto il pacco con emozione... posso dirlo? quasi con trepidazione; non credo di sbagliare se dico che anche Cinzia ha provato gli stessi sentimenti. 1... 2... 3... 4!  Eccoli lì, in "carne e ossa", pagina dietro pagina, così come li abbiamo voluti, costruiti, amati... ecco le nostre "creature" che vi presentiamo con immensa gioia: Sfumature di Gusto. Una mini Collana edita da Hoepli (mica pizza e fichi!) e nata a quattro mani, quelle di Cinzia e le mie, per celebrare il colore a tavola. Quattro libri, perché uno ci sembrava troppo poco ;) e... di più sarebbe stato un po' troppo oneroso, per noi che dovevamo scriverli e, diciamolo, anche per voi lettori. E poi, volete mettere dire ho scritto un libro, anzi no, 4!   C'è di che sentirsi compiac

giovedì gnocchi... ma speciali e verdi, per il ... -1!

Che tinta mancava? Il verde. Facile, no? Forse la mia "tinta" preferita, in fatto di cibo, visto che adoro cucinare (e mangiare!) verdure di ogni tipo. Ecco dunque degli gnocchi, un po' particolari, perché impastati con i broccoletti e a base di polenta bianca. Per un "total look" utilizzate condimenti verdi: pesto di broccoli, di zucchine, di rucola... io ho condito con una delle salse che preferisco in assoluto, il pesto alla genovese.  Se poi volete invece un sapore davvero particolare, ispiratevi al suo e, già che ci siete, fermatevi a curiosare nel blog per scoprire con quale "colore" celebrerà la sua attesa... Vorrei infine ringraziare questa sgarzolina , che ci ha accompagnato lungo tutto il nostro conto alla rovescia; è veramente un'amica e non finisce mai di stupirmi...     E domani?  

tortino di patate e curcuma; giallo come l'oro per... -2!

Giallo come l'oro, giallo come il sole... giallo come la curcuma, una spezia dalle mille proprietà che sta acquistando la popolarità che merita. Resta poi da vedere se le proprietà benefiche di questa radice permangano anche una volta essiccata e ridotta in polvere (e cotta!) o se oppure occorrerebbe utilizzarla fresca.  Un po' la curiosità di conoscere il suo vero sapore ce l'ho; da quando mi sono accorta che lo zenzero fresco ed in polvere hanno un gusto molto diverso avrei voglia di andare nei vari Paesi d'origine delle spezie ed assaggiare tutto quello che mi capita a tiro... L'unica mia speranza è che, visto che ormai tutti la conoscono e la utilizzano, prima o poi gli importatori decidano di farla arrivare anche qui, con buona pace del km 0. Per questo tortino ne ho usata "un po'", tant'è che è venuto di una tinta quasi fluorescente, ma davvero bellissima. La ricetta ricorda vagamente il "gattò" napoletano, molto vagamen

gelatini banana e cioccolato e... - 3!

  Si possono chiamare "gelatini"? Non saprei, ma dal freezer ci sono passati, la banana s'è semi-congelata, quindi mi sembra che il termine non sia improprio. Lo so, per molti questa ricetta non sarà una novità, però era così carina e veloce che non ho potuto "passarla sotto silenzio". Adatta a tutti, o quasi (se si è allergici o intolleranti a banane e cioccolato astenersi!), è soprattutto una bell'idea per una merenda per bambini o una pausa dolce che non porti con sé anche fastidiosi sensi di colpa.  Ed ecco, quindi, il mio "- 3" di oggi, tutto giocato sui toni del bianco e del nero (marrone scuro, via!).  Per restare nel tema ho persino pitturato i bastoncini, originariamente bianchi, cercando di non fare troppe sbavature... ma guardate a che livelli di demenza sto arrivando. La ricetta è così banale che non ci sarebbe neanche bisogno di scriverla, tuttavia eccovela.  Se volete scoprire il suo " - 3", non vi resta

finger di riso in viola e rosso... - 4!

  Qualche giorno fa... (bugia! Ieri :)) era il mio compleanno ed ecco che mi si presenta alla porta la mia amicavicina (proprio così, si scrive tutt'attaccato, anzi, dovrei usare pure la maiuscola, essendo un nome proprio!).  Portava con sé un pacchettino, un piccolo cubo, fasciato in carta rossa, con l'immancabile fiocchetto, in tinta argentata. I suoi regali sono sempre molto molto carini (l'anno scorso... un melograno che sta facendo proprio ora i suoi primi frutti) e quella confezione, dalla forma così regolare, mi ha incuriosito non poco. Apro e... sorpresa... un rice-cube! Non sapete cos'è un rice-cube? Beh, neanch'io sospettavo della sua esistenza prima di averlo tra le mani, per così dire in carne e ossa;  per chi volesse farsi una cultura in merito, ecco qui . Rosso!  Rossa la carta del pacchetto, rosso il rice-cube.   Che dire? E' un periodo, per me, molto colorato... e presto, molto presto, ne capirete la ragione.  Fatto sta che tut

crema cioccolato - nocciola, anch'io...

Altra cosa "da fare", scelta tra il lungo elenco che tengo a portata di mouse, elenco che si allunga sempre di più. Oggi però sono fortunata: una cosa fatta e cancellata e nessun piatto nuovo aggiunto alla lista, quindi posso dire "meno 1". La crema in questione non ha nulla in comune con la n... (ecco, vedete? non riesco neanche a pronunciarne il nome!), in realtà si avvicina molto di più ad una crema al cioccolato. Colpa, o merito, di una tavoletta al 99%, che giaceva in un cassettino della mia dispensa, quasi dimenticata, sebbene ancora in ottima forma. Cerco un'altra confezione, magari al 72%, ma in casa non ne trovo, a causa di un periodaccio in cui i miei consumi di questo alimento sono crollati, al pari delle quotazioni di un famoso venerdì nero della Borsa di Wall Street; pazienza, farò di necessità virtù. Mi sono ispirata a diverse ricette trovate in rete, facendo poi un po' di testa mia, come sempre, come in una sorta di "pot-pourri&

pani allo yogurt senza lievito, olio e za'atar

  Erbe e spezie, per me rimangono, inequivocabilmente, "il sale" della cucina; donano sapore e profumo e possono determinare la riuscita di un piatto, oltre che renderlo sempre "nuovo".  Mi piace sperimentare utilizzando qualsiasi spezia trovi in commercio; insomma, quando vedo quei cumuli di polveri coloratissime, quando passo accanto ai banchetti che sprigionano profumi irresistibili... parte l'acquisto compulsivo. Peccato che poi, spesso e volentieri, mi ritrovi con il mio pacchettino in mano, chiedendomi e ora che ci faccio? . Così, quando l'altro giorno mi sono imbattuta in questa miscela, di cui conoscevo il nome ma non la composizione, mi è bastato leggerne gli ingredienti ed è stato amore a prima vista.  Lo za'atar che ho acquistato (si può scrivere in diversi modi, ma questo è quello che mi piace di più :)) è un semplice miscuglio di timo essiccato, sommacco, finocchio e sesamo. Tipico della cucina mediorientale, ogni famiglia lo pre

gözleme

Da qualche tempo cerco di evitare gli impasti lievitati... ecco, diciamo che "cerco", perché a volte diventa davvero impossibile resistere ad un bel croissant ancora tiepido di forno, burroso, fragrante e deliziosamente sfogliato come tradizione francese vuole, prodotto dalla mia pasticceria preferita.   Vi ho depistato? Sì, perché se con questa introduzione pensate che sia in arrivo una ricetta dolce, vi sbagliate di grosso... Comunque, se è vero che cerco di evitare i lievitati, è anche vero che senza carboidrati io sarei persa... quindi ecco la necessità di produrre piadine, tortillas e tutto ciò che può sostituire il pane e che non preveda lievito.   I gözleme sono "pani" turchi ripieni di verdure, per lo più spinaci o patate e feta, oppure carne.  Non prendendo neanche in considerazione quest'ultima - ormai direi che è palese che non l'amo! -, non mi rimaneva che un ripieno vegetariano.  Come al solito ho apportato qualche modifica alla

colazione con... crema d'avena

Non so se chiamare questa cosa, un po' pappinosa, porridge, o se piuttosto il porridge sia solo quello fatto con i fiocchi d'avena, fatto sta che da un po' di tempo mi girava in testa l'idea di usare la farina d'avena. L'avena ha tantissime ottime qualità , che non sto qui ad enunciare anche perché non sono una nutrizionista, ma quella che interessa di più me è che ha il potere di regolare il colesterolo, anche se, certo, dovrei mangiarne a chili, ma vabbé, è buona, fa bene e questo mi basta. Guardo in rete e trovo che esistono diverse versioni di porridge, quella inglese, quella scozzese... poi chi usa il latte e chi solo l'acqua, chi fa cuocere per venti minuti, chi per pochissimo tempo poi spegne e lascia lì. Trovo anche qualcuno (pochi) che lo fa con la farina, anziché con i fiocchi, quindi, ok, mi posso lanciare anch'io in questo esperimento. Insomma, chiamarla "crema" mi tranquillizza un po', forse perché la parola &q

confettura alle prugne con pinoli e uvetta

  Sto riscoprendo il piacere di fare colazione con semplici fette biscottate, coperte da un velo di marmellata.  In questo momento impastare, o fare dolci, non è nelle "mie corde", però ho scovato, nel reparto bio del supermercato, delle splendide fette biscottate che non contengono ingredienti poco salutari. Niente grassi idrogenati, niente monodiglieceridi ecc ecc, nessun olio-vegetale-non-meglio-specificato (dicitura che troppo spesso nasconde l'utilizzo di strani olii, tra cui quello di palma, uno dei più dannosi in assoluto per la nostra salute). Niente zuccheri aggiunti, utilizzo di diversi tipi di farine bio (cereali, integrali ecc), una versione è senza sale, e tutte, tutte, contengono olio extravergine d'oliva. Adoro così tanto quest'ingrediente che quelle fette sono state mie al primo sguardo; in attesa di ricominciare a produrre di buona lena le mie , mi "accontento" di un prodotto industriale, ma di qualità.  Accompagnarle con

in tema Threef... fiori di zucca col risotto

Col primo settembre torna puntuale l'appuntamento trimestrale con Threef; un numero davvero bello, che speriamo vi entusiasmerà. Il solito abbraccio alle mie compagne/amiche di sempre ( Franci , Fede , Vale ) che ormai conoscete tutti e senza le quali... posso dirlo? la mia "vita" nel web sarebbe molto più triste ed un grazie a tutti coloro, comprese nuove bravissime collaboratrici, che hanno fatto in modo che anche questo numero potesse essere quello che è: una meraviglia! Capita un po' a tutti di ritrovarsi con qualche avanzo, no? Qualche patata lessa, del pane raffermo, un pezzetto di arrosto che giace abbandonato... ecco il tema lanciato per questo numero del magazine: la cucina "del riciclo". Ho voluto partecipare anch'io, in maniera scherzosa, mettendomi in gioco, provando a pensare cos'avrei fatto se mi fosse stato chiesto di preparare un piatto con questo tema.  La risposta, per me, è stata davvero molto semplice, oserei dire