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pani allo yogurt senza lievito, olio e za'atar

 

Erbe e spezie, per me rimangono, inequivocabilmente, "il sale" della cucina; donano sapore e profumo e possono determinare la riuscita di un piatto, oltre che renderlo sempre "nuovo". 
Mi piace sperimentare utilizzando qualsiasi spezia trovi in commercio; insomma, quando vedo quei cumuli di polveri coloratissime, quando passo accanto ai banchetti che sprigionano profumi irresistibili... parte l'acquisto compulsivo. Peccato che poi, spesso e volentieri, mi ritrovi con il mio pacchettino in mano, chiedendomi e ora che ci faccio?.
Così, quando l'altro giorno mi sono imbattuta in questa miscela, di cui conoscevo il nome ma non la composizione, mi è bastato leggerne gli ingredienti ed è stato amore a prima vista. 
Lo za'atar che ho acquistato (si può scrivere in diversi modi, ma questo è quello che mi piace di più :)) è un semplice miscuglio di timo essiccato, sommacco, finocchio e sesamo.
Tipico della cucina mediorientale, ogni famiglia lo prepara da sé, utilizzando anche altri ingredienti, ad esempio maggiorana e origano e davvero non oso pensare quanto possa essere ancor più buono uno za'atar preparato da mani esperte, seguendo le orme di una propria tradizione familiare.
Insomma si capisce, no? Di questa miscela mi sono letteralmente innamorata, ancor più quando ho capito che si può utilizzare praticamente con tutto, non solo sulla carne, ma anche insieme al labna, con le mie amate verdure e con i pani, insieme ad olio. 
Le "focacce" di pasta lievitata, condite con lo za'atar (manakish), in Libano vengono consumate come prima colazione ed in Palestina sono servite insieme ad olive e ceci (mico lo sapevo... ho consultato wikipedia ;) ). Ma basta un semplice pane, magari arabo, intinto in olio extravergine d'oliva e successivamente passato nello za'atar, per creare un cibo unico dai sapori intensi. 
Ed è quello che ho fatto.
Sempre seguendo il mio filo, alla ricerca di pani senza lievito di birra, ho fatto delle focaccette, molto semplici e veloci, che mi hanno entusiasmato.
La loro morbidezza è garantita dallo yogurt (greco, per me zero grassi) e la lievitazione, istantanea, dalla presenza accanto alla componente acida, del bicarbonato.
Che dire? Io così ci pasteggerei tutti i giorni, per me è un cibo da re: focaccine, olio extravergine, olive, za'atar, magari un po' di verdura grigliata ed un pezzetto di formaggio fresco (quartirolo, feta, primo sale)... non chiedo mica troppo, no?   

Ora una piccola nota di servizio: sto cercando di collegare i vari profili che ho Google+, FB ecc... mi iscrivo a nuovi social... sono talmente imbranata che non so neanche cosa sto facendo! 
Fatto sta che se qualcuno di voi mi lascia messaggi, si iscrive "da qualche parte" e non trova risposte... non è perché sia maleducata (sì, quello un po' lo sono, ma non troppo...), ma piuttosto perché non ho visto!
Escusez moi ... :)



Ingredienti (per 4 piccole focacce):
140 gr di farina di farro
120 gr di yogurt greco (zero grassi)
20 gr olio extravergine d'oliva
4 gr di sale
2 gr di bicarbonato (due pizzichi abbondanti)


Esecuzione:
è così semplice che la spiegazione mi sembra superflua!
Scaldate il forno a 200°. 
Setacciate farina e bicarbonato e mettete in un recipiente. Aggiungete il sale, lo yogurt e l'olio ed impastate tutto rapidamente, fino ad ottenere una pasta morbida, ma non appiccicosa. Nel caso aiutatevi con un altro po' di farina, ma a me non è servita.
Dividete l'impasto in quattro parti uguali, formate delle palline, appiattitele con le mani fino ad uno spessore di mezzo cm e disponete in una teglia leggermente oliata.
Infornate per una decina di minuti, communque fino a coloritura.
Gustate con olio extravergine d'oliva e za'atar, olive, verdure e tutto ciò che vi suggerisce la fantasia...