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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

cupcakes all'anice con swiss meringue buttercream

Avete presente una buona lettura? Beh, se ce l'avete non acquistate questo libro. L'autrice, Franca Foffo, mal si destreggia tra i fornelli e questo niente sarebbe se almeno il suo libro mantenesse quel che la copertina promette: di essere elettrizzante, frizzante ed ironico; in realtà l'impressione che suscita è tutt'altra: patetico e banalotto. Le oltre 180 pagine di diario dell'autrice/protagonista, da leggersi in 20 minuti  (ma quante battute sono???), tentano di condurci in un mondo fatto di grandi firme della moda italiana e shopping, amori finiti (consoliamoci col cioccolato), pseudo-consigli risibili e scontati, il tutto condito da "piccole perle di saggezza", citazioni di Wilde, Goethe, Baudelaire, De Sanctis ecc ecc. Vien da pensare che il libro sia stato costruito intorno a questi aforismi scovati casualmente qua e là, non viceversa. O forse no, sono un po' una malalingua. Franca Foffo sembra essere un'accanita lettrice

le tante forme del pan brioche (con pasta madre)

In questi giorni in cui il caldo è esploso, anche il mio lievito madre è più attivo che mai. Allora, ho pensato, perché non fare un bel pan brioche (di cui avevo una voglia pazza, dopo un breve periodo di dieta "carboidrati free") proprio con questa pasta, senza dover però attendere interminabili tempi di lievitazione? Dunque mi son messa all'opera e, se i tempi non sono stati proprio così brevi come pensavo, almeno la lievitazione è avvenuta perfettamente ed il risultato è stato apprezzato da tutti. Tutti? Ma tutti chi? E già perché... ero lì, in giardino, bella giuliva, alle 18,30, la tavola "apparecchiata" con le briochine spaparanzatre pronte per essere immortalate in uno scatto, quand'ecco che vedo la mia vicina di casa che comincia ad annaffiare il suo, di giardino. Foto scattate... la chiamo che venga per l'assaggio. Lei viene di corsa e fa: "buone!!!", ci giriamo ed ecco il marito che si affaccia alla ringhiera. Naturalmente lo

clafoutis in crosta

Il clafoutis; un dolce che a me non è mai piaciuto granché, lo confesso. Eppure... nel libro del dolce di Ladurée (quel bel regalo di Natale, confezionato in un cofanetto verde pallido, lettere ricamate a oro, velina interna glicine, che pare una scatola di cioccolatini di gran marca... beh, sì, proprio quello) il clafoutis diventa un dolce di tutto rispetto, ai miei occhi. Insomma, lui ne fa due versioni quella "tradizionale" (a modo suo, ovvio) e quella in crosta di frolla. Messa davanti all'alternativa cosa scelgo? Quello in crosta. Naturale, no? Ebbene, questo bel guscio esterno, fragile ma croccantino e la giunta di panna accanto al latte donano al dolce quel "quid" in più che a mio parere mancava e che me lo ha fatto apprezzare fino all'ultima briciola. Poiché il "ripieno" era comunque un po' troppo, ho utilizzato l'avanzo per un mini clafoutis senza guscio (insomma, alla fine ci sono "scappate" entrambe le versioni!)

torta AL gelato... velocissima!

  Avete capito bene; non si tratta di una "torta-gelato", bensì proprio di una torta AL gelato, velocissima e facilissima. L'ho trovata qualche tempo fa su un sito americano (quale sia non ricordo più) ed all'inizio l'ho snobbata pensando al "solito" dolce estivo a base di gelato. Poi ho cominciato a vederla anche in altri siti e le foto parlavano chiaro: era proprio una torta a base di gelato. Praticamente una di quelle cose che solo gli americani riescono ad inventare. Fatto sta che mi sembrava così particolare che l'ho voluta provare anch'io. Risultato: ritenendo che l'impasto fosse un po' troppo "solido" ho aggiunto un po' di latte, a mio estro ed il dolce non è lievitato; in poche parole ha preso la via della spazzatura. La seconda volta ho resistito all'istinto: consistenza perfetta e torta morbida ed umida al punto giusto (in foto sembra un po' asciutta per effetto della luce, ma vi assicuro che non è cos

frutta mista all'erba luisa e labna vanigliato in coppa di ghiaccio

Vedo la coppa di ghiaccio su un libro di ricette di gelati e mi dico: La devo fare! Vedo l'insalata di frutta allo sciroppo sul libro dedicato a Ladurée e mi dico: Me la devo ricordare. Vedo Morena che lancia come tema del contest di questo mese lo yogurt e  mi dico: Voglio utilizzarlo per il labna. Unisco tutte queste cose a fiori, erbe e qualche frutto che ho in giardino ed ecco la mia coppa. Saporitissima, molto rinfrescante ed ottima (nel senso del contenuto!); proprio adatta a qualche serata in giardino per l'estate che sta arrivando. Le dosi sono difficili da stabilire; dipenderà dalla dimensione della coppa. Vi lascio pertanto il procedimento; non vi sarà difficile decidere le quantità in base alle vostre esigenze. Per spegnere le false speranze di qualcuno specifico che il papavero (gigante orientale) non è un papavero da oppio...  ma quant'è bello, eh?  Con questa facile ricetta partecipo al gioco di Morena "Un dolce al mese"  Ingredien