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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

pisarei e fagioli

Una ricetta classica della cucina piacentina... rivista e corretta da me, almeno per quel che riguarda i fagioli, che ho cucinato secondo mio gusto (ecco perché ho scritto "fagioli" e non "fasò"). Lo scorso numero di Sale & Pepe ospitava questa ricetta ricordandomi che qualche volta i pisarei li ho fatti anch'io e che mi erano piaciuti molto. Poiché avevo una bella scorta di pane grattugiato (!!!) ecco un modo per utilizzarlo bene realizzando degli "gnocchetti"; con i fagioli in umido si sono rivelati perfetti a riscaldare queste giornate autunnali ed uggiose che se proprio non si possono ancora definire fredde almeno un po' fresche lo sono. Noi ce li siamo goduti. Per i pisarei le dosi non sono a peso, bensì "a volume"; quanto ai fagioli... ecco, ho proprio dimenticato di pesare! Pertanto vi lascio solo il procedimento di cottura; anche perché sono certa che ognuna di voi i fagioli in umido li sa fare! Ingredienti per i pisa

strudel di mele... o di pere

Oggi, uno strudel. Non perdo tempo in preamboli inutili; lo strudel è un dolce stra-conosciuto e penso molto apprezzato. L'interesse si concentra sempre per lo più sulla pasta, mentre il ripieno può variare in qualche particolare, secondo i gusti, ma è sempre buono. Per me, poi, che amo molto i dolci a base di mele, la versione con questo frutto è davvero succulenta. Cominciamo dalla pasta: io l'ho realizzata come imparato diverso tempo fa ad un corso di pasticceria, molto casalingo e "base" ma per certi versi illuminante e si tratta di una sorta di sfoglia, ma semplificata (la sfogliatura è ben evidente nelle immagini). Per chi ha dimestichezza con quest'ultima farla sarà una passeggiata, chi invece è alle prime armi potrà provarla come introduzione "soft" al mondo delle "pieghe". La lavorazione non è così lunga come si potrebbe pensare ed ha il vantaggio di poter essere suddivisa e realizzata in tempi diversi. Anche la pasta, una volta pr

operazione in rosa e... collaborazione

... e finalmente ci siamo! Da oggi anch'io inizio una collaborazione, e CHE collaborazione! Davvero speciale... No, ma che avevate capito? Vi pare che dopo tutte le tiritere sulla scocciatura delle inserzioni pubblicitarie mi facessi prendere anch'io da questa frenesia? La mia è una collaborazione con... Tinny ! Ecco, l'ho detto, ormai non posso più tornare indietro... e mi pare già di essermi fregata da sola! La notiziola numero 1 è che abbiamo deciso di aprire un blog insieme (e fin qui, a parte sentirmi un laccio al collo, tutto bene). La notiziola numero 2 riguarda il titolo del blog... "Pastina in brodo e chiacchiere". Ed anche questa è andata, con un po' di fatica ma è andata giù. Perché se la pastina in brodo un po' mi sconvolge, le chiacchiere, a seconda della loro provenienza, mi sconvolgono forse ancor di più. Ecco, appunto, il problema è la loro provenienza e vista la partner che ho non mi vedo per niente bene. Di che tratteremo lo scopr

polpettone vegetariano

Ho preferito far seguire con l'appellativo "vegetariano" il  nome di questo piatto, per non creare confusione con altri tipi di "polpettoni" a base di carne; in realtà si tratta di un "polpettone alla ligure" (o di fagiolini). Come si sa, da noi le verdure la fanno da padrone e come ogni ricetta ligure quella che vi presento è una preparazione povera, di tradizione contadina. Esteticamente non è un granché, però è gustosa ed adatta ad essere servita come piatto unico. Io ho aggiunto alla ricetta originale della ricotta, voi potrete, naturalmente, ometterla. Per le dosi affidatevi al vostro occhio ed al vostro gusto; quelle che riporto qui hanno il solo scopo indicativo.   Ingredienti: 600 grammi di patate 400 grammi di fagiolini 3 uova qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato 200 grammi di ricotta maggiorana fresca a piacere (oserei dire: a volontà) poco pane grattugiato sale - olio q.b. Esecuzione: lessate separatam

biscotti al cacao gluten-free

Invogliata dalla foto di copertina, l'altro giorno ho comprato una rivista di dolci; in effetti non me ne sono pentita, ci sono alcune ricette che prima o poi farò. Una però, l'ho voluta fare subito, il motivo è presto detto: mi "serviva" una ricetta senza glutine... ed ecco qua. Se vi state per caso chiedendo perché fossi alla ricerca disperata di un dolce così, ve lo dico, altrimenti... ve lo dico lo stesso. Sappiamo tutti che Tinny è una rompi...- lascio a voi il completamento della parola, io sono una Signora - però, dai, non possiamo negare che sia anche una personcina gentile ed ammodo, se e quando vuole (ed il fatto che voglia molto di rado non è, al momento, rilevante). Pertanto, nossignore, non potevo lasciar passare così, in cavalleria, una ricorrenza a cui tutti, parliamoci chiaro, teniamo: il compleanno. Non dirò quanti sono gli anni che compie (in effetti lo direi, ma non lo so), è pur sempre una signora anche lei anche se con la "s" minu

torta di mele veloce

Un'altra torta di pane raffermo; io l'ho trovata davvero buona e veloce. In questo periodo il pane tende un po' ad avanzarmi, chissà come mai. Dopo aver fatto chili di fette tostate, da consumare con le mie marmellate casalinghe nella colazione del mattino, tonnellate di pane grattugiato, che non so proprio come consumerò, alla fine ho deciso per una torta. L'idea me l'ha data un numero di Sal and Pep di qualche tempo fa... peccato che abbia tenuto a mente la foto ma non la ricetta, letta in gran fretta. Così, dopo alcuni tentativi infruttuosi di ricerca, ho fatto di testa mia e dopo due o tre prove ho trovato "la formula" giusta per me. Ho utilizzato un pezzo di pagnottella con alveolatura minuta, rafferma di un giorno quindi ancora sufficientemente morbida. A me le mele piacciono tantissimo abbinate all'uvetta (e viceversa) ma la prossima volta ho già pensato ad un'aggiunta di qualche ingrediente, magari delle mandorle a lamelle in superfi

la brioscia... col tuppo?

Per essere una brioscia, lo è; rimane il dubbio se abbia o no il tuppo. Sfogliando un bellissimo libro di cucina siciliana ho trovato moltissime cose interessanti tra cui  la tipica preparazione semi-dolce che in alcune province siciliane viene consumata a colazione, insieme ad una granita. Mille miglia separano questa abitudine da quella ligure, che prevede una colazione con caffè e croissant o tutt'al più focaccia (e c'è chi la consuma pucciandola nel cappuccino!) e l'idea mi è piaciuta molto. Ho voluto utilizzare la mia pasta madre che da un po' di tempo sembra particolarmente vitale. Il risultato? Magari il tuppo non è venuto benissimo, devo dire che il lievito madre ha rallentato parecchio la lievitazione e mi sono ritrovata a sera a formare "i panetti", ma guardando gli originali, di "nonna Adele", mi sembra che le mie non siano poi così distanti; quanto al sapore, quello sì, è proprio lui. Il test me l'ha fatto la nuova vicina di casa,