Da qualche tempo cerco di evitare gli impasti lievitati... ecco, diciamo che "cerco", perché a volte diventa davvero impossibile resistere ad un bel croissant ancora tiepido di forno, burroso, fragrante e deliziosamente sfogliato come tradizione francese vuole, prodotto dalla mia pasticceria preferita.
Vi ho depistato? Sì, perché se con questa introduzione pensate che sia in arrivo una ricetta dolce, vi sbagliate di grosso...
Comunque, se è vero che cerco di evitare i lievitati, è anche vero che senza carboidrati io sarei persa... quindi ecco la necessità di produrre piadine, tortillas e tutto ciò che può sostituire il pane e che non preveda lievito.
I gözleme sono "pani" turchi ripieni di verdure, per lo più spinaci o patate e feta, oppure carne.
Non prendendo neanche in considerazione quest'ultima - ormai direi che è palese che non l'amo! -, non mi rimaneva che un ripieno vegetariano.
Come al solito ho apportato qualche modifica alla ricetta tradizionale, usando, ad esempio, farina integrale macinata a pietra e poiché non è stagione di spinacini, ho preferito, anziché utilizzare gli spinaci, mettere della rucola. In compenso ho fatto qualche ricerca nel web, sorbendomi anche parecchi video, tanto per vedere esattamente come viene fatto e steso l'impasto, e come viene cotto, nel Paese d'origine della ricetta.
Ho capito che la pasta è ben idratata e rimane piuttosto morbida, che non si mette lievito, che viene stesa molto sottile, aiutandosi con altra farina e che la verdura, patate escluse, viene aggiunta cruda. Il che è anche molto comodo, no?
La cottura è breve, sulla piastra calda; il "fagottino" viene cotto per pochi secondi, poi viene girato, lasciato qualche secondo, rigirato e così via, in tutto 3-4 volte per parte fino ad ottenere una superficie "bollosa".
Ho già in mente un prossimo ripieno, a base di broccoletti, quelli sì, ripassati in padella con aglio e peperoncino... uhmmm..., li pregusto già.
Nell'attesa mi sono comunque goduta questi.
Ingredienti (per 5 gözleme)
per la pasta:
150 gr di farina integrale di grano tenero (bio, macinata a pietra)
90 gr d'acqua
10 gr d'olio extravergine d'oliva
3 gr sale
per ripieno e "finitura":
100 gr di rucola già pulita
125 gr di feta
sale q.b.
olio extravergine d'oliva
Esecuzione:
impastate gli ingredienti previsti per la pasta, aggiungendo l'acqua poco alla volta per evitare di metterne troppa; l'impasto dovrà risultare molto idratato, morbido e quasi appiccicoso. Lavorate a lungo fino ad ottenere una massa liscia e setosa, formate una palla, coprite e lasciate riposare per almeno un'ora.
Dividete la pasta in 5 parti, del peso di circa 50 grammi ognuna, formate delle palline e stendetele molto sottili con un matterello, infarinando man mano la spianatoia, fino ad ottenere cerchi di circa 28 cm di diametro.
Disponete la rucola, lavata, asciugata e spezzettata sommariamente, su metà sfoglia, lasciando un cm di bordo libero. Cospargete con un pizzico di sale, poi sbriciolate il formaggio e e distribuitelo in modo uniforme sopra la verdura.
Chiudete a mezzaluna e saldate i bordi, premendo bene con le dita.
Cuocete il gözleme sulla piastra calda (attenzione, se è troppo calda la pasta si seccherà troppo, deve invece risultare morbida, ma cotta), per una trentina di secondi, su un lato, poi giratelo e, mentre comincia a cuocere l'altro lato, spennellate il primo con un po' d'olio. Girate nuovamente, spennellate con olio anche il secondo lato e continuate la cottura, sempre girando la focaccina, finché la pasta presenterà le caratteristiche bolle. In tutto considerate tre cotture per parte, per un totale di circa 3 minuti.
Da un video YouTube si vede bene come, al termine della cottura, i gözleme vengano piegati a libro, prima di essere avvolti nella carta per essere consumati come cibo da strada. Altre volte vengono tagliati a grossi pezzi e serviti così. A voi la scelta...