Lo ammetto: sono incostante. Mi destreggio impunemente tra periodi in cui leggere è l'ultima delle mie attività e altri, in cui trangugio tutto, o quasi. D'altra parte non faccio altro che applicare il sacro decalogo di Pennac. Però, quando trovo il "filone" giusto - giusto per quel momento e quello stato d'animo -, leggere mi piace e appassiona. Per questo non volevo farmi sfuggire la ghiotta occasione di divertirmi un po', tra libri e cucina, col nuovo contest lanciato da Betulla , il cui tema rimanda al compito di riprodurre o creare una ricetta tratta o ispirata da un libro. Così pensa, scegli, fruga, cerca, rileggi, alla fine in testa avevo un gran papocchio: tantissimi romanzi, alcuni letti nella notte dei tempi - classici, polizieschi, noir, gialli, di fantascienza e umoristici ... - presi in considerazione, poi scartati uno dopo l'altro per i più disparati motivi. Rimaneva il bellissimo La città dei ladri - chi non l'ha letto no
Titolo difficile? Preparazione facilissima! Come spesso accade in questo blog - e chi mi segue dovrebbe ormai esserci abituato -, i miei piatti, a dispetto di alcuni titoli altisonanti, sono davvero semplicissimi. Qui si tratta di frittelline di patata e cipolla, tipiche della cucina degli ebrei-ashkenaziti, accompagnate da una salsa greca. Piccante. L'occasione per osare piccantezza - a me il piccante piace molto e spesso oso , oso parecchio - è un contest incentrato sull'uso del peperoncino, o meglio, dovrei dire dei peperoncini! La Giornata del peperoncino ricordata dal Calendario del cibo italiano è passata da un pezzo, ma noi torniamo lì, perché le curiosità e i saperi legati a questo prodotto non si esauriscono con poche parole. Ma non cominciate a sudare freddo; cercherò di ridurre le cose all'essenziale. Sapevate che le varietà sono tantissime? Io, nella mia ignoranza, arrivavo sì e no alle dita di una mano, giusto perché adoro metterli