A dir la verità, questo frollino doveva chiamarsi: "lunette delicate", ma dalla foto potete ben capire che, avendone cambiato l'aspetto originale, troppo simile ai ferri di cavallo alle noci, anche il nome non poteva più essere lo stesso.
Ho optato pertanto per questo :"bacetti", di cui l'uso del vezzeggiativo vi anticipa delicatezza e friabilità.
Si tratta di un impasto molto semplice; può essere facilmente modellato in varie forme senza che queste si deformino in cottura. E tanto mi basta: odio passare ore in mezzo a tagliabiscotti ed altri arnesi di cucina, per vedere le mie creature, una volta sfornate, ridotte ad un unico ammasso informe ed indistinguibile.
Poiché, come consueto, la dimensione è abbastanza ridotta (peso singolo, ciliegina a parte, dai 9 agli 11 grammi), non mettetevi a ridere o a tacciarmi di "ligure", ma... invece di mezza ciliegia ho dovuto metterne un terzo (tagliando poi gli spigoli per arrotondarne i bordi )!
Ma non si vede, vero?
Nonostante questo artificio, sono ugualmente riuscita a finire la mia scorta di canditi, l'ora era tarda ed i negozi chiusi; come fare?
Con la pasta avanzata ho realizzato le treccine che vedete qui sotto; l'idea mi piace e penso che la sfrutterò anche in futuro.
Ingredienti: (50 biscotti circa)
200 gr. di farina
150 gr. di burro
80 gr. di zucchero semolato
50 gr. di fecola
50 gr. mandorle pelate e macinate
1 albume
un pizzico di sale
vaniglia o vanillina
Esecuzione:
Intridete il burro con la farina e la fecola.
Aggiungete tutti gli altri ingredienti impastando bene il tutto.
Formate delle palline della dimensione di una piccola noce; schiacciatevi al centro, delicatamente, un terzo o mezza ciliegina candita.
Nel caso voleste fare le treccine: riducete le palline ad un cilindro lungo e sottile, avvicinate le due estremità e torcete delicatamente facendo fare alla pasta un paio di giri.
Lasciate riposare in frigo per non meno di mezz'ora in modo che l'impasto si rassodi.
Cuocete in forno caldo a 190-200° per 12 minuti, fino a leggera coloritura.