Questa volta posso finalmente chiamarla marmellata! Sì, insomma, le versioni circa la distinzione tra marmellata e confettura sono numerose, ma la più accreditata sembra essere quella che definisce "marmellata" la composta di soli agrumi, "confetture" tutte le altre.
Se qualcuno avesse da obiettare, mi spiace, ma non basterà la giunta di gocce di cioccolato a far sì che, non contenendo più esclusivamente arance, io definisca la mia delizia in modo diverso; marmellata l'ho chiamata, marmellata rimane!
Detto questo, passo subito alla ricetta, di resa modesta ma di facile esecuzione eccetto che per una piccola accortezza di cui tenere conto e che vi illustrerò.
Premessa: io ne ho fatto pochissima, con delle arance che non mangiavamo; la resa è stata quella che vedete in foto: due vasetti ed un bicchierino. Naturalmente potete sempre aumentare gli ingredienti in proporzione.
Ingredienti:
1,1 chili di arance (netto circa la metà)
300 grammi di zucchero
la scorza di un'arancia (circa 100 grammi)
25 grammi di gocce d'arancia
un cucchiaio abbondante di rum
un pizzico di cardamomo, se vi piace; io non l'ho messo perché ho già speziato altre confetture, ma qui ci sta benissimo
Esecuzione:
Un paio di giorni prima di fare la marmellata, mangiate un'arancia e mettetene a bagno la scorza.
Questa volta basteranno due-tre cambi d'acqua per ottenere una composta appena amarognola, come piace a me; se la volete assolutamente dolce dovrete tenerle in acqua per più tempo.
Pelate a vivo le arance e mettetele a cuocere insieme allo zucchero.
Nel frattempo accendete il forno a 100-120° e scaldatevi i vasetti per sterilizzarli.
Quando la marmellata sarà pronta (una goccia, buttata in un bicchiere di acqua fredda, scenderà rapidamente sul fondo senza "disfarsi" strada facendo), aromatizzate col rum ed eventualmente il cardamomo e spegnete.
A questo punto viene la parte più complessa, perché se inserirete ora il cioccolato, questo, col caldo, si scioglierà rapidamente facendo diventare tutto di un bel colore marroncino (nessuno vi vieta di farlo, naturalmente).
Se invece volete ottenere questo effetto a pois, dovrete invasare, possibilmente con l'aiuto di un imbuto da confettura, un mestolo di marmellata ed un po' di cioccolato e così via, a strati.
Ora capite anche perché è meglio non farne troppa: con questo sistema si perde un po' di tempo e rischiate di trovarvi con un prodotto intiepidito che non consentirà più la formazione del sottovuoto.
Come sempre, nel caso dovesse succedervi, potete sempre, una volta raffreddato il vasetto, metterlo in acqua fredda e portare ad ebollizione per qualche minuto (una decina, secondo grandezza).