Non è propriamente un dolce di stagione - quella delle castagne è passata da un pezzo -, ma ho ancora della farina da smaltire ed oggi, giornata uggiosa, senza sole ed un po' autunnale, una bella fetta di questa si adatta perfettamente al clima ed aiuta a sopportare le bizze di questa primavera un po' bisbetica.
La ricetta originale l'ho presa da in piccolo libretto sottratto (si fa per dire; li regalavano) anni fa nel punto-vendita di un mulino a La Morra, nel cuneese; non mi piace fare pubblicità, ma chi abita in zona sa sicuramente di chi parlo. Lì si trova una farina veramente eccezionale, di castagne "garessine". Chi non le conosce non sa cosa perde; queste castagne sono piccole ma dolcissime, la farina che se ne ricava è assolutamente priva di quel retrogrusto amarognolo che normalmente caratterizza questo genere di preparazione. Purtroppo è difficile da trovare; sostituitela comunque con farina di ottima qualità.
Ho variato leggermente gli ingredienti; vi indicherò anche le dosi originali. Sappiate solo che il risultato è stato ampiamente soddisfacente: una torta sof-fi-cis-si-ma e leggerissima (nel senso letterale, non in quello delle calorie) ma nient'affatto asciutta (non so se s'è capito, ma le torte che ti "strozzano" la gola le trovo davvero insopportabili); in poche parole... se avete ancora un avanzo di farina di castagne, fatela e non ve ne pentirete.
Ve la presento così com'è, "nature" e rustica, in tema con gli ingredienti utilizzati, ma non prima di farmi un po' vanto della mia nuova pergamena! ;)
Eccola!
Ingredienti:
200 grammi di farina di castagne (di ottima qualità)
50 grammi di olio d'oliva (io e.v. ligure; se non piace sostituire con burro)
100 grammi di zucchero (io 130 grammi)
4 uova (io 3)
scorza grattugiata di 2 limoni
una bustina di lievito (attenzione: meglio metterne un cucchiaino di meno)
io ho aggiunto:
3 cucchiai di panna (da montare - sostituibile con latte)
mezzo bicchiere di rum
una manciata di uvetta
una manciata di pinoli
un cucchiaio di zucchero semolato
Esecuzione:
sbattete lo zucchero con l'olio, poi aggiungete i tuorli e montate bene.
Setacciate la farina di castagne ed incorporatela al composto. Il mio impasto era troppo asciutto (anche perché avevo aggiunto solo tre uova; vedrete che comunque anche il vostro sarà troppo consistente), quindi ho unito la panna (un avanzo che non volevo buttare; era davvero poca ma ha conferito una sofficità unica. Eventualmente sostituite con latte) ed il liquore, poi l'uvetta ed i pinoli.
Montate a neve ferma gli albumi ed uniteli in due/tre riprese. La prima servirà ad ammorbidire il composto, che sarà un po' consistente, le altre conferiranno sofficità, pertanto attenzione a non smontare gli albumi. Con l'ultima parte degli albumi unite anche il lievito.
Versate in una tortiera - a questo punto io ho spolverizzato un po' di zucchero semolato sulla superficie, andava messo un po' meno concentrato per consentire la formazione di una bella crosticina, ma in alcuni punti m'è "scappato" - ed infornate a 180 gradi per 30 minuti circa (solita prova-stecchino).