Quando, meno di un anno e mezzo fa, ho aperto questo mio piccolo angolo culinario, mai avrei pensato ad una cosa simile.
Poche settimane fa ricevo una mail, niente meno che dal Direttore del mensile A Tavola.
Già vedendo il mittente la cosa mi è suonata molto strana, quando ho letto il contenuto ho quasi fatto un balzo sulla sedia, sono corsa da mio marito ad annunciargli l'evento (lieto sì, ma non nella consueta accezione...) e mi sono fiondata su skype per farne partecipe anche Tinny (che, al di là di qualche piccolo contrasto, per il quale io non ho nessuna colpa, rimane pur sempre un'amica).
In poche parole mi si chiedevano ben due ricette per il numero di marzo. Dovevo dire di no??? Ma quando mai mi capiterà ancora un'occasione così. Ho detto di sì!
Visti i tempi molto ristretti si precisava che sarebbero potute andare bene anche ricette già postate... ma neanche per sogno. Mi sono messa (quasi) subito al lavoro ed ecco cos'ho partorito. Un primo, che posterò prossimamente, e questo dolce un po' inconsueto.
Non è un dolce da fine pasto, caso mai potrà andare bene per un brunch e naturalmente, anziché essere accompagnato da frutta secca, potrete abbinarlo anche ad altre preparazioni (gelati, marmellate, composte di frutta ecc ecc). La particolarità, e qui vengo al nome, è che il morbido impasto nonostante non contenga tracce di lievito gonfia e gonfia e gonfia, in cottura. Insomma, fa pop-over (dallo stampo). Un miracolo della natura.
Preparato e fotografato a tempo record... ci accingiamo a mangiarlo quando, affondando il coltello, ci accorgiamo che... l'interno è completamente cavo! Insomma, avrei anche potuto riprenderlo "scappellato" con dentro la frutta secca e a fianco il ciuffetto di panna. Un po' più scenografico, ma non lo sapevo ed ormai era definitivamente rovinato.
Vi lascio la ricetta, naturalmente, anche se magari qualcuna/o di voi l'avrà già letta sul mensile... per le/gli altre/i: e alùra, che aspettate a travolgere le edicole? La Tinny l'ha già prenotato da tempo!
Un avvertimento: nei prossimi mesi molte/i di voi saranno chiamati... (no, né alle urne, né dall'aldilà, almeno spero), tenetevi pronte/i!
Per i popovers (dosi per 4 persone):
90 grammi di farina
15 grammi di zucchero
semolato (un cucchiaio)
un uovo
150 grammi di latte
20 grammi di burro
sciolto
un pizzico di sale
per la composta:
150 grammi di frutta
secca mista (albicocche, datteri, uvetta e cranberries)
20 grammi di nocciole
tostate
10 grammi di pinoli
tostati
succo e scorza di
un’arancia
4 cucchiai di succo
d’agave (o sciroppo d’acero)
due chiodi di garofano e
un pezzetto di stecca di cannella
due cucchiai di rum
panna montata e cannella
in polvere per accompagnare
Per i popovers: mettete tutti gli ingredienti in un
contenitore e frullate con le fruste elettriche fino ad ottenere una pastella
senza grumi. Lasciate riposare per 20 minuti. Imburrate ed infarinate quattro
stampini da babà; se non li avete sostituite con stampini da muffin. Per poter
sformare i popovers con maggior facilità ponete sul fondo dei contenitori un
cerchietto di cartaforno.
Riscaldate il forno a 200
gradi, riempite gli stampini fino all’altezza di due terzi, appoggiateli su una
teglia ed infornate. Dopo 15 minuti abbassate la temperatura a 180 gradi e
proseguite la cottura per altri 20 minuti.
Una volta freddi
sformateli, guarnite con la composta a temperatura ambiente ed un cucchiaio di
panna montata leggermente zuccherata aromatizzata con la cannella. Cospargete
con zucchero a velo e servite.
Per la composta: mettete
in un padellino 150 grammi di acqua, il succo e le zeste d’arancia, le spezie
ed il succo d’agave e portate ad ebollizione. Aggiungete la frutta secca mista
(se utilizzate datteri e prugne secche privateli del nocciolo), lasciatela
sobbollire per 4-5 minuti poi scolatela e continuate a cuocere il liquido per
una decina di minuti fino a quando sarà ridotto della metà. Eliminate le
spezie, aggiungete nuovamente la frutta e, questa volta, anche le nocciole ed i
pinoli. Unite anche il rum e spegnete dopo un minuto. Coprite e lasciate raffreddare. Potete
preparare la composta anche in anticipo e conservarla in frigo per uno - due
giorni.
Curiosità: nonostante
l’assenza di lievito i popovers crescono molto in cottura rimanendo cavi al
centro. Per servirli potrete quindi anche sollevare la calotta superiore,
riempire la cavità con la frutta, guarnire con la panna e riappoggiare la
calottina sopra.