Titolo un po' criptico, lo so, ma chi avrà la pazienza di leggere queste righe potrà capirci qualcosa. Dunque la mia "obsession" ormai è sempre Lei: la Rossa vellutosa. Questa magnifica torta dal colore acceso che mi sta facendo impazzire. Ecco, io VORREI che fosse una Rossa naturale... purtroppo non lo è, si tinge i capelli.
La maggior parte delle ricette prevedono coloranti artificiali, ma per usare quelli allora meglio niente, no? Altre includono l'utilizzo della barbabietola ed anche qui "abbiamo già dato", con scarsi risultati. Insomma, per farvela breve cerco di andare alla fonte; essendo stata inventata nell' '800 qualcosa di più "naturale" avranno pur usato, no? Beh, interesso anche uno scienziato con la "s" maiuscola, Bressanini, che di cucina se ne intende e di chimica ancor di più. Una risposta l'ho avuta (anzi, più d'una) e sono persino riuscita ad incuriosirlo. E' lui che mi ha suggerito l'utilizzo del cioccolato al 99% di cacao ed in più, solleticato dall'idea, ha "promesso" che avrebbe sperimentato lui stesso... (ahh, la mia capacità affabulatoria...). Naturalmente non mi ha ancora comunicato gli esiti della sua sperimentazione, ma questo non è che un inutile dettaglio.
Credete che mi sia fermata lì? No no no. All'insegna del "two is meglio che one", Tinny mi ha obbligato, coercito, incoraggiato ed ordinato (quando ci si mette quella è peggio di un treno in corsa...) di scrivere al Dr. Schwarcz. Per chi volesse sapere chi è il summenzionato ecco qui e questa è una delle sue opere. Il libro in questione l'abbiamo letto sia Tinny che io, l'abbiamo trovato davvero bello ed ora del Dr S. ci stiamo procurando l'opera omnia.
Fatto sta che gli scrivo; a lui: il Direttore del dipartimento scientifico della McGill University di Montreal, e chi ha letto i libri di Kathy Reichs sa di cosa parlo. Insomma gli scrivo nel mio inglese molto maccheronico e poi mi metto ad aspettare pazientemente. Con tutte le mail che riceverà, penso, prima che prenda in considerazione l'idea di rispondere ad un'umile esponente dell'altra parte del globo terracqueo un bel po' di tempo passerà. Ed invece NO! Mi ha risposto nel giro di due o tre ore e l'ha fatto ripetutamente ad ogni mia obiezione (ormai ho il filo diretto, se avete bisogno, chessò, di sapere perché l'insalata del vostro vicino cresce meglio della vostra avete solo da dirmelo che ci penso io...) e poiché gli scienziati non riposano mai mi ha scritto persino nel week end, ed io che pensavo che andasse a fare una vacanzina sui Grandi Laghi...
Insomma la sua risposta non mi ha portato da nessuna parte... però ho scoperto che il suo prossimo libro sarà "The Right Chemistry" (ecco, ora lo sapete, questa sera potrete dormire sonni tranquilli; anche il Dr. Schwarcz che non ha perso occasione per farsi un po' di promo...).
Speravo anche, vista ormai l'amicizia che ci lega, che me l'offrisse in regalo, magari autografato, ma con tutto quello che gli passa per la mente se n'è dimenticato.
Lascio la Red per tornare a qualcosa di più "terra-terra": un biscotto. Si tratta di un impasto un po' particolare, visto qui e poi cambiato a mio piacimento. Il sapore... è buono, ma nulla di più di quello di un comune biscotto, insomma: buono ma non eccezionale ed un po' (non troppa!) di glassatura finale ve la consiglio, il suo sapore leggermente acidulo completa benissimo la preparazione.
Questi biscotti li "regalo" a Morena ed alla sua raccolta di questo mese; fuori gara, naturalmente, visto che sarò una delle giudichesse che aiuteranno la padrona di casa a scegliere i vincitori.
Insomma: la ricetta del biscotto è questa, se poi volete sapere come si sbriciola... andate a leggervi il libro!
Biscotti alle quattro farine (con aggiunta di fragole...)
Ingredienti:
100 grammi di farina 00
50 grammi di farina di mandorle
50 grammi difarina di mais
50 grammi di farina di riso
100 grammi di zucchero
50 grammi di burro
un tuorlo
50 grammi di fragole
inoltre, per la glassa:
zucchero a velo, qualche goccia di limone, un po' di succo di mirtillo non zuccherato
Esecuzione:
Frullate le fragole.
Fate la fontana con le quattro farine (00, mais, riso e mandorle), aggiungete il burro ed il tuorlo ed il puré di fragole ed impastate finché gli ingredienti non saranno ben miscelati.
Ponete in frigo per mezz'ora.
Stendete il composto su una spianatoia leggermente infarinata, ricavate i biscotti con gli stampini che preferite ed infornate a 180 gradi per 15 minuti circa.
Una volta raffreddati decorateli a piacere con le due glasse preparate (una con zucchero a velo mischiato al succo di mirtillo, l'altra con zucchero a velo, poca acqua e qualche goccia di limone)