La cosa più divertente in assoluto per
me, relativamente a questo nuovo progetto, è il fatto di poter
assaggiare olii diversi da quello a cui da anni sono abituata e con
questi pensare prima e preparare poi, qualche cibo che sia “in
linea” con le proprietà organolettiche del condimento.
Non sono un'intenditrice, ma
distinguere almeno tra un olio dai toni forti, piccanti od amari ed
un altro dal sapore più tenue e delicato, questo so farlo ed è
davvero un ottimo olio appartenente alla seconda categoria quello che
ho utilizzato per la mia ricetta.
Da qualche tempo mi sono “affezionata”
alla frolla all'olio; che ci posso fare? Mi
piace ed è molto più salutare della versione al burro; almeno per me che
ho i livelli di colesterolo... lasciamo perdere.
Cos'è sto "fuggi-fuggi"? Non l'ho
ancora postata!
Dalla frolla alla brisé il passo è breve ed eccomi pronta a preparare questa pasta friabilissima e semplice che non ha nulla da invidiare alla versione originale.
Dalla frolla alla brisé il passo è breve ed eccomi pronta a preparare questa pasta friabilissima e semplice che non ha nulla da invidiare alla versione originale.
Col senno di poi potrei anche dire che
quest'olio è talmente delicato e fruttato che ne avrei potuto
ricavare un dolce, ma ormai... sarà per la prossima volta.
I carciofi sono di stagione ed ho
voluto utilizzarli come ripieno al mio tortino. Sono andata sullo
spinoso d'Albenga, una delle poche varietà, peraltro ottima, che
trovo qui da noi.
Con i carciofi: patate ed olive
(taggiasche... ma vah?); un
abbinamento forse scontato ma sempre vincente.
L'utilizzo per la prima volta di una
farina speciale, qualche erba aromatica ed un tocco speziato ed ecco pronto
il piatto...
Il progetto cui accennavo lassù è questo... ma l'avevate capito, no?
Se "passerete" di là troverete anche le nuove ricette delle mie "compagne di viaggio"... Teresa, Pat, Stefania,
Il progetto cui accennavo lassù è questo... ma l'avevate capito, no?
Se "passerete" di là troverete anche le nuove ricette delle mie "compagne di viaggio"... Teresa, Pat, Stefania,
per la pasta:
300 grammi di farina di enkir (farro
monococco, sosituibile con farro o farina 00)
90 grammi di olio e.v. varietà
“Rosciola”
un albume medio
un pizzico di sale
per il ripieno:
3 carciofi spinosi d'Albenga (o varietà
a scelta)
2 spicchi d'aglio
300 grammi di patate (crude)
un tuorlo
qualche oliva taggiasca (sott'olio o in
salamoia) o in alternativa paté d'olive*
succo di mezzo limone
due rametti di timo limone
olio e.v. varietà “Rosciola” q.b.
gomasio, sommacco, sale q.b.
mischiate la farina con l'olio
passandovela tra le mani per ottenere un composto “sbriciolato”.
Unite l'albume ed il pizzico di sale ed
impastate. Se necessario ad ottenere una pasta malleabile aggiungete
un cucchiaio di acqua fredda.
Formate una palla e lasciate riposare
per mezz'ora.
Nel frattempo preparate il ripeno.
Pulite i carciofi mettendoli man mano a
bagno in acqua acidulata con succo di limone per evitare
l'annerimento.
Mettete qualche cucchiaio di olio in una padella ed unite gli spicchi d'aglio privati
della buccia. Fate dorare appena poi aggiungete anche i carciofi
lavati e tagliati a fettine e portate a cottura insieme a qualche
goccia di succo di limone e a qualche cucchiaio di acqua. Non
lasciate asciugare eccessivamente il composto.
A fine cottura unite le foglioline di
timo limone, due cucchiaini di gomasio (semi di sesamo tostati e
frullati con sale), le olive eventualmente denocciolate, il sommacco,
poi regolate di sale.
Sbucciate le patate e riducetele a
julienne con l'apposito attrezzo.
Stendete sottilmente la pasta su un
piano infarinato; aiutatevi con un po' di farina per evitare che la
pasta si attacchi al piano o al matterello. Con questa sfoglia
foderate 4 piccole teglie monoporzione imburrate ed infarinate.
Bucherellate la pasta con i rebbi di
una forchetta poi formate uno strato di patate ed uno di carciofi.
Le patate crude
si cuoceranno assorbendo l'umidità in eccesso dei carciofi,
consentendo così anche una cottura uniforme della pasta.
Chiudete il pie
con una seconda sfoglia, premendo bene i bordi e formando a piacere
un motivo decorativo.
Formate un foro al centro per la
fuoriuscita del vapore e ponetevi un piccolo cono di cartaforno per
evitarne la chiusura, spennellate con il tuorlo allungato con un po'
d'acqua o di latte, decorate a piacere e cuocete in forno caldo, a
180 gradi, per 20 minuti o fino a coloritura. Servite caldo
accompagnando, se avrete omesso le olive nel ripieno, con paté
d'olive*.