Dopo questa ricetta mi era avanzato un po' di latte di mandorle e ho deciso di utilizzarlo per un dolce al cucchiaio. Per la verità gli esperimenti sono stati due... ma le foto si riferiscono solo al "budino" perché la crema mi sembrava poco fotogenica (o sono io che non sono riuscita a immortalarla in tutta la sua cremosità).
Dunque: la chia (Salvia hispanica - origine Guatemala - Messico).
Sicuramente tutte le persone che seguono un regime alimentare vegano sanno di cosa si tratta e ne conoscono le numerosissime proprietà nutrizionali e non; per coloro che non la conoscessero le illustro brevemente.
I semi di chia contengono tutti gli aminoacidi essenziali, sono ricchissimi di Omega 3 e Omega 6, quindi aiutano a tenere il colesterolo a bada, sono a basso indice glicemico, contengono antiossidanti e molti minerali. Stop.
Premesso che sì, tutte le proprietà racchiuse e concentrate in questi piccolissimi semi sono davvero incredibili (tanto per fare esempi, pare che siano presenti grassi Omega 3 nella misura di otto volte quelli del salmone e gli antiossidanti sono oltre il triplo di quelli dei mirtilli), mi domando anche quanti se ne dovrebbero consumare al giorno per ottenere risultati apprezzabili, visto che i calcoli sono effettuati... a parità di peso!
Quindi andiamo a quella che risulta essere la caratteristica che per me è più interessante: la chia riesce ad assorbire liquidi pari a 8/9 volte il suo peso e nel farlo produce un gel. Quest'ultimo può servire a sostituire le uova, ad esempio nelle torte, grazie al suo potere "legante", e la capacità di assorbire liquidi fa della chia un addensante naturale e semplicissimo da usare.
Nessuno stupore, quindi, se nel web si trovano moltissime ricette di "budini" e creme, preparati sfruttando proprio le proprietà di questo alimento.
Ho provato dunque a fare un budino al latte di mandorla e chia, a crudo, con aggiunta di cacao. Poi, non soddisfattissima del risultato (sapore ottimo, ma la consistenza, per me, era troppo cremosa-morbida) ho sostituito il cacao con cioccolato fondente... e ho trovato il mio budino velocissimo preferito.
Vista la presenza consistente del cioccolato anche questo non è un dolce leggero... in compenso è molto buono e ricorda vagamente una sorta di "bunét", fatto da mia mamma, con aggiunta di amaretti.
Io ho utilizzato latte di mandorla bio non zuccherato, più denso rispetto a quello di alcune note marche, già dolcificato, che si trova comunemente in commercio; può essere quindi che se utilizzate il secondo (o altri latti vegetali: soia, riso, avena...) la consistenza finale non sia esattamente come la mia. Nel caso potrete aggiungere ancora un po' di chia.
Infine una piccola precisazione sul dolcificante utilizzato: non volevo diluire troppo la preparazione unendo altri elementi liquidi (sciroppo d'acero, d'agave ecc) per non alterare la consistenza del budino, né utilizzare la canna integrale, per non coprire il sapore di mandorla; chi non volesse mettere zucchero semolato potrà scegliere fruttosio o stevia.
Ingredienti (per due tazze da 160 ml l'una )
200 ml di latte di mandorla bio non zuccherato
20 g di zucchero semolato
80 g di cioccolato fondente al 70% (il mio senza lecitina)
20 g di semi di chia (2 cucchiai)
Esecuzione:
scaldate il latte con lo zucchero e il cioccolato spezzettato.
Fate sciogliere senza portare all'ebollizione (basterà intiepidire), sempre rimestando fino a ottenere un'emulsione.
Togliete dal fuoco, aggiungete i semi di chia, amalgamate e lasciate riposare un paio di minuti. Ripetete l'operazione per altre due/tre volte, poi trasferite il composto in cocottine.
Trasferite in frigo per almeno un'ora e servite freddo.
I budini si conservano bene un paio di giorni, sempre in frigo.
Per la crema al cacao (procedimentro identico):
300 ml la dose del latte di mandorla, 30 g di zucchero, 20 g di semi di chia, 10 g di cacao amaro non zuccherato.