Non so come sia possibile, eppure questo blog è ancora seguito, nonostante le mie numerose assenze; il tempo vola ma di tanto in tanto, abbiate fede, torno e tornerò a riaffacciarmi, per darvi qualche ricetta senza pretesa.
Questa risale a quest'estate. Non è velocissima, lo ammetto, specie se deciderete, come me, di fare la pasta fillo in casa, ma considerate che potrete preparare in precedenza e surgelare e sarà comunque un sicuro successo.
E non lo dico perché adoro qualsiasi tipo di verdura, non lo dico neanche perché, da ligure doc, mi piace cucinarla e proporla spesso in veste di torta salata, e nemmeno perché questa ricetta, preparata per una cena "a tema", ha riscosso moltissimo successo di pubblico e di critica... o forse sì, lo dico per tutte queste ragioni!
Il problema principale è quello di stendere la pasta il più sottile possibile; dovrebbe diventare un velo semitrasparente, come quella che si acquista, ma semplicemente lavorando di matterello è un'impresa disperata. La buona notizia è che anche accontentandosi di uno spessore appena maggiore il risultato sarà infinitamente migliore rispetto alla classica fillo che si acquista avvolta a rotolo, surgelata e cosparsa abbondantemente di amido.
Per gli spanakopita ho provato entrambe le versioni e credetemi, so quel che dico; se olierete la superficie della pasta come si deve (e abbondantemente) questi fagottini acquisteranno una deliziosa consistenza esterna croccante e friabile, intorno ad un ripieno morbido e saporito.
Le dosi sono indicative: potrete decidere di mettere più verdura e meno formaggio, oppure viceversa; decidete voi qual è il vostro giusto equilibrio.
Scovata su un libro, come spesso mi accade, ho cercato in rete conferme alla ricetta e ne ho trovato diverse versioni. Con forma a fagottino, la mie preferita, oppure come torta; con feta, indispensabile, ma anche con mix di feta e ricotta o feta e yogurt.
Da parte mia permetto di suggerire una variante, già testata, col quartirolo. Forse non si potranno più chiamare "spanakopita" e di greco rimarrà ben poco, ma sarà comunque una versione apprezzatissima.
In poche parole, indiscutibilmente un buon piatto.
Ingredienti (per circa 40 fagottini):
per la pasta:
350 g di farina 00
due cucchiai d'olio extravergine d'oliva
7 g di sale
per il ripieno:
500 g di spinaci già puliti
250 g di feta
100 g di ricotta vaccina o ovina (ben compatta)
una cipolla
un uovo
una manciata di pinoli (facoltativo)
olio extravergine d'oliva
sale q.b.
peperoncino (facoltativo)
Esecuzione:
per prima cosa preparate la pasta.
Setacciate la farina, aggiungete il sale, l'olio e acqua ben calda, ma non bollente, quanto basta a ottenere una pasta morbida (per me ne sono stati necessari circa 180 g).
Lavorate a lungo fino a ottenere una pasta setosa e liscia, poi coprite e lasciate riposare almeno un'ora; nel frattempo preparate il ripieno.
Tritate la cipolla e fatela appassire in padella. Unite gli spinaci, lavati e scolati e cuocete il tutto con la sola acqua di sgrondatura; al termine le verdure dovranno risultare ben asciutte.
Lasciate raffreddare e tritate.
Sminuzzate il feta e unitelo alla ricotta lavorata con una forchetta, aggiungete il composto di verdura preparato in precedenza e pinoli e peperoncino, se li utilizzate. Regolate di sale tenendo presente che il feta è già molto saporito.
Infine aggiungete anche l'uovo e amalgamate.
Per praticità dividete la pasta in 4 parti e stendete ognuna molto sottilmente, infarinando leggermente la spianatoia e ricavando dei rettangoli il più possibile regolari.
Oliate bene la superficie di ogni rettangolo spennellando con olio extravergine d'oliva, poi ricavate dei rettangoli più piccoli, della dimensione di circa 7 cm x 20; all'occorrenza reimpastate gli eventuali ritagli.
Mettete una cucchiaiata scarsa di ripieno alla base di ogni sfoglia e chiudete il fagottino a triangolo (qui un esempio di come avvolgere il ripieno).
Oliate ancora molto bene la superficie dei fagottini, sopra e sotto, disponete in teglia con il lembo di chiusura a contatto con la teglia e infornate a 180 gradi per mezz'ora circa, fino a coloritura.
Nel caso vogliate conservarli, congelateli crudi, disponendoli in una teglia coperta da carta da forno. Trasferite poi in congelatore e il giorno seguente radunateli negli appositi sacchetti. Li potrete poi infornare, a forno caldo, ancora congelati.