La vera verità è che, volendo riprodurre una curiosa ricetta trovata sul libro Pop Palestine, avevo bisogno di una grossa quantità di nigella.
La vera verità è che mi sono ritrovata con una grossa quantità di sesamo nero.
La vera verità è che non sono ancora venuta a capo di questo busillis: nigella e sesamo nero sono la stessa cosa? Tra i nomi con cui comunemente è conosciuta la prima c'è anche quello del secondo.
Ora, avendo assaggiati entrambi i tipi di semi - la nigella ce l'ho, ma in quantità insufficiente per la ricetta palestinese - posso dire che a me il sapore sembra diverso... ma non so, magari è autosuggestione e le immagini scovate in rete confondono le idee.
La questione è aperta e se qualcuno sa, che si faccia avanti, plissss!
Detto questo ci sarebbe una quarta vera verità: dalle immagini che vedo, sempre in rete, potrebbe anche essere che io la nigella la stia inconsapevolmente coltivando come pianta ornamentale; dal fiore bellissimo, tra l'altro. E il non saperlo mi infastidisce un po'.
Dunque, alla fine, la ricetta palestinese è stata momentaneamente accantonata e ho fatto dei piccoli crackers, quasi dei Ritz, ma dal sapore completamente differente, anche per utilizzare il dono graditissimo di un'amica speciale, Maria Teresa. Il fiocchetto a cuoricino è dedicato a lei.
Maria Teresa ha un blog meraviglioso, perché lei panifica in modo divino, utilizzando il lievito madre. Potrei dire che è davvero la maga delle lievitazioni! Andate a trovarla e mi saprete dire...
Per la ricetta ne ho trovato una di Marina ed è stata subito mia, visto che le sue preparazioni sono infallibili e non ne ho mai trovato una che non fosse ottima; l'ho solo variata un po', in base al mio gusto personale.
Ho inserito la chia, che serve a compattare la pasta altrimenti troppo friabile, e alla fine non ho neanche più usato il sesamo nero, perché fatti due volte, e due volte spariti in un battibaleno, non trovavo la mia produzione molto fotogenica. Quindi, alla fine, ho sostituito con la varietà chiara... e sto sesamo nero ce l'ho sempre lì.
Inoltre i biscotti salati di Marina erano gluten free, ma io dovevo assolutamente provare la farina di grano duro - un mix di Senatore Cappelli e Saragolla semintegrali - che arrivava direttamente dal campo di Maria Teresa! Insomma, sì, avete capito bene, la produce proprio lei... e me l'ha regalata insieme ad un'altra varietà, un grano tenero antico, sempre coltivato da lei e macinato a pietra, varietà Gentil Rosso (nome meraviglioso, tra l'altro). Me felice.
La integrale Gentil Rosso non l'ho ancora assaggiata (focacce, focacce e focacce! Già le mangerei un giorno sì e l'altro anche, figurarsi fatte con una farina così speciale), la grano duro invece l'avevo già utilizzata per delle trofiette che, tanto per rimanere nella tradizione ligure, ci siamo spazzolati con il pesto fatto da mio marito.
Che dire? Erano veramente ot-ti-me.
La foto la metto, la ricetta ve la sognate, il sapore ancor di più, visto che non avete il super-grano duro che ho io :D .
Anche i crackers sono veramente buoni e se ben cotti risultano croccanti al punto giusto.
Certo io avevo la mia farina speciale (ancora GRAZIE, Maria Teresa!), ma in casa non sono durati più di un paio di giorni. E a questo punto li ho fatti ben tre volte.
Detto tutto.
250 g di farina semintegrale di grano duro
40 ml di olio vegetale a scelta * (io ho utilizzato l'olio di lino, ma non a tutti piace. Potete sostituire anche con extravergine d'oliva)
25 g di semi di sesamo bianchi o neri (per i crackers in foto ho usato quelli chiari)
un cucchiaio raso di semi di chia
4 g di sale fino *
preparate un gel, mischiando in un pentolino i semi di chia con tre cucchiai d'acqua. Fate scaldare per pochi secondi, sempre rimestando, finché vedrete che la preparazione s'ispessisce e si forma una sorta di gelatina. Spegnete e lasciate raffreddare.
Mischiate la farina con il sale e il sesamo.
Versate l'olio, il gel di chia e cominciate a impastare unendo anche acqua fredda, quanto basta a formare un impasto coeso. Ve ne serviranno circa 6-7 cucchiai, ma ovviamente tutto dipende dalla farina, quindi il mio consiglio è aggiungerne un po' alla volta fino a raggiungere la giusta consistenza.
Formate una palla, coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno un'ora.
Trascorso il tempo, stendete con il matterello ad uno spessore di un paio di millimetri e ricavate i crackers con uno stampino tondo.
Bucherellate con una forchetta e infornate a 180° per 15-18 minuti, fino a coloritura.
Serviteli come aperitivo, magari accompagnando, come vedete in foto, con qualche crema a base di verdure e semi di girasole per una serata estiva tra amici che lascerà il segno.
Serviteli come aperitivo, magari accompagnando, come vedete in foto, con qualche crema a base di verdure e semi di girasole per una serata estiva tra amici che lascerà il segno.